“E’ chiaro a tutti che l’attività produttiva nel Paese deve ripartire e che non possiamo stare fermi due mesi. E non mi sembra il caso di dire chi lo debba fare prima e chi dopo. Ma allo stesso tempo si devono garantire le condizioni massime di sicurezza per i lavoratori. E questo si può fare solo con i dpi, e purtroppo ad oggi non tutte le aziende ne sono in possesso, perché non se ne trovano”.Così il presidente di Confindustria Molise, Vincenzo Longobardi, commentare ad Adnkronos/Labitalia, l’appello dei suoi colleghi del Nord che hanno chiesto al governo la riapertura delle attività produttive dopo Pasqua. Ma per Longobardi affinchè questo avvenga “ci deve essere un impegno del governo e della Protezione civile nel mettere nelle condizioni le aziende di potere accedere a mascherine e altri dpi in modo tale da mettere il lavoro in sicurezza come previsto anche dal protocollo che abbiamo sottoscritto. E questo vale in particolare per le aziende più piccole”. Ma per Longobardi non basta, serve anche un salto di qualità nella consapevolezza dei lavoratori. “Deve essere chiaro -sottolinea- che se l’azienda segue quanto previsto dal protocollo, dota i lavoratori di dpi, ma poi ad esempio il lavoratore di toglie la mascherina, non rispetta il metro di distanza, e lo fa nonostante i controlli, allora anche l’azienda deve essere tutelata anche perché il contagio è stato assimilato all’infortunio sul lavoro”.