Dott. Franco Ionna (*)
Abbiamo visto in questi giorni un’Italia dai mille volti ma che è rimasta, in tutte le sue sfaccettature, sostanzialmente la stessa. Abbiamo assistito a medici che non si sono preoccupati di avere scarse protezioni. Abbiamo visto volti segnati dal lavoro e dalla fatica. Tanti sono morti e tanti hanno rinunciato alle proprie famiglie, alle ferie e seppur preoccupati, sono rimasti accanto ai pazienti per seguirli nella malattia.
Abbiamo riconvertito le nostre industrie, reinventato i respiratori piuttosto che le mascherine, costruito ospedali in tempi record, inventato la “spesa sospesa o il paniere sospeso”, in una grande gara di solidarietà con l’unico obbiettivo di salvare quante più vite possibile.
Abbiamo assistito anche alla meraviglia per tutto questo!
Allo stupore che al sud il contagio fosse più contenuto!
Alla meraviglia per le eccellenze, come se mettere in piedi un’eccellenza fosse un colpo di fortuna. Un’eccellenza non si inventa in un giorno, ma si costruisce negli anni!
Le eccellenze al sud sono nate da un sottile, giudizioso ed equilibrato impegno delle poche risorse negli anni disponibili, utilizzate al meglio per trarne i migliori risultati.
Ci siamo meravigliati che il Cotugno sia l’unico ospedale al mondo senza sanitari contagiati! Chiunque abbia un minimo di giudizio critico capisce che è solo il frutto di un’abitudine ed esperienza pluriennale alla gestione dei pazienti infetti. Di un’abitudine ad essere eccellenza!
Il ricercare e proporre una strategia terapeutica formulata con procedure scientifiche non può essere il frutto di una mera improvvisazione, ma solo di esperienza ed abitudine al pensiero della “Ricerca Traslazionale” ed dalla condivisione secondo il modello 1 + 1 = 3 che è nel DNA del Pascale.
Noi non ci siamo meravigliati!
E’ la quotidianità cui siamo abituati e di cui poco si è parlato in passato, ed oggi scoperta dei media come un evento eccezionale!
Non ci meraviglia che nei mille volti di questa Italia che cambia, tantissime persone ci identifichino come eccellenza ed affollino i nostri ambulatori, affrontino qualche disagio in fila al triage per avere le nostre cure. È normale per noi (mi riferisco alla mia esperienza al Pascale di Napoli), implementare le dotazioni organiche, aumentare la disponibilità delle sale operatorie, promuovere progetti per l’abbattimento delle liste di attesa, incrementare la Ricerca di base non solo in campo oncologico come si è visto, in collaborazione con il Cotugno, in questi giorni. Sperimentare nuovi modelli organizzativi è tra le nostre priorità per intercettare e soddisfare i nuovi aspetti di richiesta sanitaria che si paleseranno dopo questa pandemia soprattutto a carico della “middle class” che vedrà modificata e ridotta la disponibilità economica. E noi saremo pronti ad accogliere questa nuova richiesta!
In Campania e nel Sud, oltre al Pascale abbiamo eccellenze straordinarie e parlo dell’Ospedale del Mare, del Cardarelli, dei Policlinici piuttosto che del Monaldi, dell’ospedale di Caserta, di Benevento ovvero di Nocera, di Salerno e di Avellino, dove la patologia oncologica di testa-collo è trattata in tutti suoi aspetti gestionali, terapeutici e della ricerca, a livelli di alta competizione nazionale di internazionale, dalla chirurgia ricostruttiva alla robotica ai protocolli integrati, ai PDTA ai GOM.
E questo per tutte le patologie!
Mettere in rete le eccellenze come l’Oncologico di Bari e di Rionero in Vulture, il Santobono, per condividere esperienze, protocolli e personale, per crescere tutti e rispondere allo stesso modo ai nostri pazienti, è la quotidianità del Management del Pascale.
Non dobbiamo meravigliarci se l’AOICO (Associazione Ospedaliera Italia Centromeridionale Otorinolarigoiatrica) di cui sono presidente ha messo a sistema tutti gli specialisti del centro sud per condividere progetti, confrontarsi in rete sui protocolli e le tecniche chirurgiche in modo che tutti i pazienti possano avere gli stessi trattamenti, come avviene in un forum scientifico curato dal professor G. Tortoriello di Napoli. Se ha elaborato un progetto di formazione dei giovani specialisti che corre lungo la dorsale appenninica ed è mirabilmente curato da una persona di indiscussa capacità ed esperienza come il prof. L. Presutti di Modena, per far crescere i nostri ragazzi in maniera seria e preparata!
Non è più una notizia che al Pascale si utilizzano App per seguire i pazienti trattati con Radioterapia per carcinoma prostatico o si è l’avanguardia per la ricerca sugli aspetti di oncogenesi virale nei tumori orofaringei. Non richiama l’attenzione di alcuno la riabilitazione fonatoria online dei pazienti laringectomizzati perché tutto questo non è un’eccellenza, è la quotidianità!
L’eccellenza non si inventa ma si costruisce ogni giorno e negli anni!
(*) Direttore S.C. di Chirurgia Maxillo-facciale e ORL, Direttore Dipartimento Corp-S Assistenziale Testa Collo
Istituto Tumori Napoli – Presidente AOICO