Dai primi giorni di marzo 2020, periodo in cui si è dato inizio alla didattica a distanza nelle scuole a causa dell’emergenza pandemica del Coronavirus, tante sono state le iniziative messe in campo dall’Istituto Omnicomprensivo Scarano di Trivento, in tutte le classi di tutti gli ordini. Sostenere gli studenti – si riporta nella nota dell’Istituto scolastico – in questo momento difficile e non interrompere il loro percorso di apprendimento sono stati gli obiettivi prioritari fin dall’inizio dell’urgenza e a seguito del dispositivo di chiusura delle scuole. Molti sono gli interventi adottati dall’Istituto per garantire il supporto emotivo e il diritto all’istruzione alla comunità scolastica intera. Uno dei primi è stata l’istituzione di classi virtuali all’interno delle quali è possibile, per studenti e docenti, uno scambio di informazioni, notizie e attività varie. Tali “classroom”, integrate nella piattaforma Google dell’Istituto, sono state attivate in tutti i corsi della scuola primaria e in quelli della secondaria, di I e II grado. Per raggiungere i bambini della Scuola dell’Infanzia ci si è affidati a un’altra piattaforma di condivisione, una sorta di bacheca virtuale sul sito dell’Istituto che i piccoli hanno arricchito con bellissimi disegni. Altro importante applicativo usato per la didattica a distanza è “Meet”, strumento che consente di effettuare videolezioni in tempo reale tra docenti e studenti per tentare di ricreare in maniera virtuale il normale processo di apprendimento che si ha in classe. Le criticità maggiori nel progredire delle azioni promosse dalla scuola hanno riguardato soprattutto la mancanza di dispositivi adeguati per permettere agli alunni di seguire la didattica a distanza. Tale problema è stato fronteggiato grazie alla sottoscrizione di 45 contratti di comodato d’uso che hanno permesso agli studenti che ne erano sprovvisti di usufruire di tablet o pc di proprietà dell’Istituto. La situazione emergenziale ha visto anche un veloce apprendimento di tante competenze tecnologiche e digitali da parte degli studenti e delle loro famiglie per stare al passo con la nuova modalità didattica. Tra scuola e famiglie si è creata una vera e propria rete di solidarietà per cercare di aiutare quanti avevano difficoltà a barcamenarsi tra le nuove tecnologie, attraverso tutti i canali comunicativi a distanza a disposizione. Un altro contributo dell’Istituto in questo tragico momento storico è stato quello dato a una realtà aziendale importante del nostro territorio, attraverso l’uso della stampante 3D in dotazione della scuola. Tale dispositivo rientra nella strumentazione di cui la scuola si è dotata rispondendo ad un bando del MIUR per la creazione di Atelier Creativi. Grazie alla generosa disponibilità offerta dal maker locale Giacomo Di Salvo, dietro idea di Cristian Serricchio (esponente del gruppo politico Futuro Trivento), con il sostegno del Dirigente Scolastico, dott. Beniamino Campese, e del commissario straordinario, geom. Armando Quici, con la stampante 3D della scuola sono state realizzate 52 valvole per adattare maschere da snorkeling a respiratori da utilizzare nelle terapie intensive degli ospedali. Le valvole sono state donate all’AIC di Macchia di Isernia che si occupa proprio della produzione di tali adattatori. La particolare condizione emotiva – chiude la nota della Scuola – in cui tutti siamo costretti a vivere risulta ancora più difficile per bambini e ragazzi che si vedono privati di ogni libertà e della possibilità di vivere la loro socialità. Il ruolo che la scuola sta svolgendo, in stretta connessione con le famiglie, garantisce una forma di recupero della normalità e la possibilità di momenti fondamentali di incontro”.