Tempo due settimane e la Pediatria del San Timoteo potrebbe chiudere. Dei 4 medici in servizio, infatti, uno lascia a giorni il reparto per prendere servizio a Parma. Tra i tre rimanenti, c’è una dottoressa che avrebbe già mandato un preannuncio di licenziamento all’Asrem, non riuscendo a far fronte ai turni estenuanti. Insomma resterebbero due pediatri: con questo numero impossibile tenere aperto e organizzare un reparto e il rischio di chiusura è ormai vicino se non si corre subito ai ripari. Se poi, di conseguenza non potrà essere garantita l’assistenza al parto, a cascata chiuderà anche il punto nascita, proprio in questo momento che la carenza dei ginecologi non è più un problema, con un medico arrivato il primo maggio e un altro che prende servizio il primo giugno, facendo salire a sette, su otto previsti, il numero dei ginecologi del punto nascita. Insomma sarebbe proprio una beffa, dopo le manifestazioni di protesta della popolazione e le battaglie per la sopravvivenza, comprese quelle giudiziarie, nel giro di pochi giorni due reparti del San Timoteo, Pediatria e Punto nascita potrebbero chiudere. La situazione va affrontata con estrema urgenza dall’Asrem, il rischio di lasciare il Basso Molise senza punto nascita è altissimo. Del momento drammatico ne parla anche il presidente del comitato San Timoteo Nicola Felice che in un video intervento lancia l’allarme
Nello stesso intervento Felice si rivolge all’Asrem per non sprecare l’occasione di potenziare la sanità molisana, invitandola a rivalutare la proposta del commissario Giustini di convertire il Vietri di Larino in ospedale Covid, realizzando anche un centro specifico per Malattie Infettive a carattere interregionale. Felice chiede anche di potenziare il laboratorio analisi di Termoli per processare i tamponi, iniziativa su cui l’Asrem già si sta organizzando.