Per la prima volta dal secondo dopoguerra il Volo dell’angelo è stato annullato. Ma la comunità di Vastogirardi non ha voluto rinunciare alla sua più grande tradizione. Per darle continuità è stata proposta una cerimonia alternativa rispetto a quella che Vincenzo Liberatore ideò nel 1911 per festeggiare la conclusione dei lavori di ampliamento della cappella dedicata alla Vergine delle Grazie. In chiesa è stata organizzata una veglia mariana alla quale hanno partecipato una cinquantina di persone, tutte distanziate. Nella piazzetta di fronte è stato montato anche un maxi schermo. Mentre tutti gli altri – compresi i molisani residenti all’estero – hanno seguito l’evento in diretta su Telemolise e sui suoi canali social. Stavolta l’angelo non ha spiccato il volo dalla casa che da oltre un secolo ospita questo rituale. Dopo essersi affacciata dal balcone, la piccola Chiara Petrarca tra ha raggiunto a piedi la Madonna, dedicandole una preghiera. Ha chiesto la sua protezione, anche e soprattutto per gli operatori sanitari, da mesi in prima linea nella lotta al virus. La piccola Chiara è destinata a entrare nella storia di questo rito anche per un altro motivo: per la prima volta, infatti, l’angelo fa parte della famiglia che mette a disposizione la casa di fronte alla chiesa. Forse mai come quest’anno la preghiera rivolta alla Vergine è stata così sentita, suscitando in tutti – in chiesa, in tv e sui social – profonda commozione per una tradizione in cui tutta la comunità di Vastogirardi si identifica. Molto apprezzata anche l’idea di coinvolgere gli angeli delle edizioni passate. Hanno riproposto le stesse preghiere che da bambine – sospese tra cielo e terra – rivolsero alla Madonna delle Grazie.