Annaelsa Tartaglione, insieme alla collega Maria Spena, ha partecipato ieri al Campus Peroni. Un evento prestigioso che nasce dalla necessità di promuovere il confronto sulla filiera integrata della birra, puntando su ricerca, formazione, innovazione e soprattutto sul Made in Italy, anche attraverso il pieno coinvolgimento di università (aderiscono già al progetto gli atenei di Salerno, Teramo, Perugia e della Tuscia) e diversi soggetti pubblici e privati legati al settore. Sarebbe a tal punto importante interessare anche il nostro ateneo, l’Unimol, aggagiando quindi il Molise a un’iniziativa che lo vede già protagonista attraverso le sue aziende che producono orzo. Noi abbiamo un territorio che vanta un’agricoltura di qualità e che può, insieme al resto del Mezzogiorno, sperare in un vero riscatto economico proprio grazie alle sue eccellenze e al suo patrimonio ambientale ed agroalimentare. Idea condivisa dall’assessore regionale Nicola Cavaliere: “La nostra forza sta nei prodotti di nicchia, che vanno appunto valorizzati attraverso progetti di ampio respiro capaci di coinvolgere sia il mondo produttivo che quello istituzionale e accademico”. Di seguito le dichiarazioni delle due parlamentari di Forza Italia riportate dall’agenzia stampa Dire. “Tutelare il Made in Italy di successo è vitale, soprattutto in questa fase di rilancio dell’economia. La filiera integrata di Birra Peroni, con oltre 1500 aziende agricole italiane per la produzione di orzo da birra, ne e’ un esempio anche per la capacità di investire su impianti, produzione e ricerca credendo nelle qualità italiane e nel fondamentale legame tra agricoltura e industria di trasformazione. Per questo, e’ importante continuare a supportare la filiera anche attraverso interventi legislativi per garantire la qualità dei prodotti e per la tutela dei consumatori”. Lo dichiarano in una nota congiunta le deputate di Forza Italia Annaelsa Tartaglione e Maria Spena che oggi hanno partecipato alla giornata Campus Peroni insieme al ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova che è intervenuta in video e all’assessore della regione Lazio. “Riempie di orgoglio vedere che qui nel centrosud avviene la maggior produzione del nostro orzo. Il Lazio con i suoi 7000 ettari coltivati e 600 aziende agricole coinvolte, e’ la principale area di produzione detenendo oltre il 35% delle coltivazioni nostrane” aggiunge Spena che ha inoltre presentato un emendamento al ‘DL Semplificazioni in agricoltura’ per la riduzione dell’Iva dal 10 al 4 per cento per l’orzo destinato alla semina cosi’ come avviene per gli altri cereali. “Oltre il 14% della produzione dell’orzo distico invece avviene in Molise, territorio da sempre vocato all’agricoltura e alle produzioni agroalimentari di qualità. Il Made in Italy è la sfida che le nostre imprese e il Paese tutto dovranno affrontare nei prossimi anni per restare competitivi sui mercati internazionali”, concludono Spena e Tartaglione.