E’ decisamente senza confini, ossia praticata ovunque, la fede dei venafrani verso i loro Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria, fratelli i primi due e moglie del primo la donna, che nel 303 d.C. mentre a Roma imperava Diocleziano affrontarono il boia pagano per ribadire il loro nuovo Credo, il Cristianesimo, che di lì a poco avrebbe cancellato la potenza dell’Antica Urbe. I venafrani di tanto continuano a conservare un bellissimo ricordo ed a distanza di 1.717 anni dal sacrificio dei tre continuano a dare prova e conferma della loro vicinanza a siffatte figure. Il più che positivo riscontro arriva da testimonianze ed attestati di fede registrati sia a Venafro che in diversi angoli della Terra. Partiamo da quanto arriva da lontano ad esaltare i Martiri venafrani. In Africa un giovane tecnico venafrano chiese anni addietro alla ditta presso cui lavorava, e che stava procedendo al restauro di una chiesa cattolica nel continente nero, di affrescare la parete principale interna del luogo di culto con l’immagine della gloria dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria. L’impresa, ravvisate fondatezza e serietà della richiesta, condivise in pieno concedendo prontamente l’assenso. Oggi il bellissimo affresco della gloria eterna dei Santi Martiri di Venafro campeggia in Africa, e la cosa non è affatto da poco. Spostiamoci in Spagna, lungo le coste oceaniche. Lì, da mesi, vi si è trasferita una giovane famiglia venafrana per avviare un’attività di ristorazione ed ogni giorno nel locale risuona l’Inno ai Santi Martiri, tanto apprezzato da clienti e passanti di varie nazionalità. La chiusura con la fede che si pratica quotidianamente a Venafro. Una famiglia locale, proprietaria di un antico immobile nel cuore della pianura venafrana esattamente in località Santa Cristiana, ha fatto restaurare il piccolo luogo di culto attiguo al complesso immobiliare, rinnovando gli storici affreschi dei Santi Nicandro, Marciano e Daria. I tre Martiri campeggiano infatti nella lunetta posta all’ingresso della chiesetta, impreziosendola ulteriormente con le loro significative figure. Conferme, queste appena esposte, che testimoniano lo spessore dell’ultramillenaria fede popolare venafrana verso coloro che si sacrificarono per l’affermazione del Cristianesimo nell’importante e storica provincia della Gens Julia, Venaphrum appunto.
Tonino Atella