Partiti ieri sera da Porto Empedocle, sono arrivati in Molise all’alba i 171 migranti di origine tunisina sbarcati a Lampedusa. Sono arrivati a bordo di quattro pullman all’ex terminal degli autobus di contrada Tremolicci a Isernia, scortati dal Reparto Mobile della Polizia di Stato, coordinati dal personale in servizio alle questure del capoluogo e di Agrigento. 43 tra ragazzi e ragazze – compresi anche minori e un paio di neonati – sono rimasti in città, gli altri hanno proseguito il viaggio verso Campobasso, per poi essere trasferiti nelle strutture di Campolieto e Campomarino. A Isernia i migranti sono stati accolti negli appartamenti della cooperativa Il Geco, lungo viale dei Pentri. In Sicilia erano già stati sottoposti a test sierologico, mentre in mattinata – per andare sul sicuro – a Isernia il personale dell’Asrem ha proceduto con i tamponi. Il palazzo di viale dei pentri che ospita i migranti sarà presidiato 24 ore al giorno per due settimane, per tutto il periodo della quarantena. Sul posto si alterneranno Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. L’arrivo dei migranti in città ha sollevato qualche malumore. Diversi passanti hanno protestato al loro arrivo. Inevitabili anche le reazioni politiche. Il primo a prendere posizione è stato il capogruppo di Alleanza per il Futuro al comune di Isernia, Giovancarmine Mancini, che si è detto pronto a dare battaglia: “È una vergogna – ha detto – e non sto zitto. Vorrei sapere perché i migranti inizialmente destinati a Bojano siano stati dirottati a Isernia, nonostante in città vi sia già un numero considerevole di migranti”, ha concluso. Mancini invita sindaco, prefetto e Asrem a osservare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini, dicendosi pronto a segnalare ogni eventuale violazione.