“Incontri”, il tema audace in un periodo come quello che stiamo vivendo, scelto dalla IV edizione del festival “Rocciamorgia. Il Molise di mezzo tra arti e cultura”, ma è anche l‘ispirazione del murale realizzato dallo street artist Oniro, dal titolo “La legge dello specchio”, lungo corso Beniamino Mastroiacovo a Trivento. È questo il suo pseudonimo, un artista che vuole richiamare l’interesse dell’osservatore sull’opera e non sulla sua persona (oltre a non firmare con il suo nome di battesimo, ha voluto essere fotografato di spalle con sfondo la sua opera). Incontri, la chiave di lettura del festival Rocciamorgia, che mira al rilancio territoriale, è stato anche il sussulto creativo di Oniro, il giovane proveniente da Atina, un Comune delle stesse dimensione di Trivento, pressappoco, in provincia di Frosinone, nel Lazio. L’artista ha raffigurato un uomo con in mano uno specchio nel quale si forma, quasi per magia, una immagine che non è quella attesa, ossia quella di chi si contempla, ma quella di ognuno di noi che ammira la realizzazione. Una interpretazione che apre a correnti di pensiero della psicologia sociale, che trova l’Io correlato ai tanti Noi. Quasi estemporaneo arriva in soccorso di quanto si sta congetturando, il capolavoro di Velazquez, “Las Meninas” dove accade qualcosa di sorprendente: l’immagine che si sviluppa, con Filippo IV (come l’edizione di Rocciamorga) assume senso, significato, grazie alla nostra presenza, di osservatori. Più semplicemente, Oniro è stato in grado di realizzare un’opera molto apprezzata e che ben si integra e arricchisce un’area urbana centrale o che vuole tornare ad essere tale.