La Federazione italiana autonoma lavoratori sanità torna sul problema degli organici. Un problema annoso per le strutture ospedaliere molisane che rischia di mettere a repentaglio anche l’assistenza sanitaria e le prestazioni agli utenti, soprattutto in questo particolare periodo di emergenza sanitaria legata al coronavirus. Il segretario regionale Carmine Vasile ha posto l’accento sulla situazione che si è venuta a creare, denunciando la carenza, ormai cronica, di personale. “Il 14 agosto è stata adottata una delibera per assumere a tempo determinato 22 infermieri e 7 tecnici di radiologia. – ha ricordato Vasile – Questa iniziativa non può trovare condivisione da parte del sindacato perché significa riaprire le porte al precariato. Non è più rinviabile l’assunzione in ruolo con concorsi pubblici delle varie figure professionali che operano nel settore della sanità – ha aggiunto il sindacalista – ll diritto alla salute dei cittadini si misura attraverso la qualità e la quantità delle prestazioni sanitarie erogate e diventa esigibile soltanto quando, nelle unità operative ospedaliere e sul territorio dell’Asrem sono presenti tutte le figure professionali necessarie per assistere l’ammalato in modo appropriato e in sicurezza – ha scritto in una nota indirizzata ai vertici dell’Asrem, alò presidente della Regione Toma – ll più delle volte nella nostra azienda sanitaria questo non avviene ed il personale dipendente mal sopporta gli eccessivi carichi di lavoro che ne conseguono. Dall’inizio della pandemia ad oggi i costanti cambiamenti organizzativi, talvolta troppo affrettati,e l’incremento di contratti a partita Iva, hanno aumentato le situazioni di stress e le criticità per garantire le prestazioni assistenziali in completa sicurezza – ha denunciato il sindacalista – Nei nostri pronto soccorso, ed in particolare in quello del Cardarelli il numero dei pazienti in attesa di essere ricoverati spesso sfiora le quaranta unità – ha aggiunto Vasile – Questo stato di cose non garantisce il distanziamento sociale ed un’ assistenza adeguata per carenza di personale e per carenza di spazi sufficienti. Talvolta il numero delle barelle risulta insufficiente e la sosta avviene in sala d’attesa o addirittura in ambulanza.
Una situazione divenuta insostenibile alla quale la Fials chiede venga posto un rimedio con urgenza, partendo proprio dall’assunzione di personale attraverso concorsi pubblici.