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“A tavola con le religioni”, ospitalità interculturale di scena a Castel del Giudice

Attualità"A tavola con le religioni", ospitalità interculturale di scena a Castel del Giudice

Rendere il Molise un luogo accessibile di accoglienza e di ospitalità per tutti, anche per turisti di culture e religioni diverse. È questo uno degli obiettivi del progetto InterCulturalMolise, che giovedì 10 settembre 2020 fa tappa a Castel del Giudice con un incontro dal titolo “A tavola con le religioni”, che coinvolgerà esperti e protagonisti del territorio molisano e nazionale. Un appuntamento che si terrà negli spazi della sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi, un luogo di ospitalità nato dalla rigenerazione urbana del paese e dalla partecipazione attiva della comunità locale.
L’iniziativa, organizzata da ITRIA – Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili – con la Conferenza Episcopale di Abruzzo e Molise, il Comune di Castel del Giudice e la Regione Molise, è incentrata sul cibo come elemento culturale, come strumento di fratellanza e di pace, accessibile a tutti. Al cuore del confronto, infatti, la possibilità di preparare piatti locali con accorgimenti che consentano di vivere l’esperienza a tavola anche a persone di diverse religioni e a persone con disparate intolleranze alimentari: ad esempio, modalità per cucinare pietanze tradizionali in chiave kosher (insieme di regole per la nutrizione del popolo ebraico) e halal (che rimanda al cibo preparato secondo le norme della legge islamica), ma anche piatti vegani, per celiaci, per coloro che hanno intolleranze al lattosio. «Un menu universale, per aprirsi alle diversità – spiega il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile -. Anche il cibo può essere un motivo di distinzione e di attrattiva per turisti di tutto il mondo. I nostri borghi possono diventare più aperti, accoglienti e accessibili».
Tra le finalità, infatti, c’è la creazione di un menu accessibile a tutti, non solo nei gusti e modi di preparazione degli alimenti, ma anche nelle descrizioni dei piatti. «Troppo spesso i menu di un ristorante sono poco comprensibili e difficili da leggere per una persona cieca, per un bambino o per quanti parlano un’altra lingua oppure non descrivono chiaramente gli ingredienti creando difficoltà insormontabili a persone che seguono prescrizioni religiose, a chi ha intolleranze alimentari, etc. – spiega il Team di ITRIA impegnato in Molise e composto dal Rabbino Umberto Piperno, da Nunzia Lattanzio, Pete Kercher e Dino Angelaccio -. Vogliamo realizzare un prototipo che lo renda semplice per chiunque e permetta a tutti di scegliere con consapevolezza. Un approccio da applicare non solo alla ristorazione, ma anche a tutte le esperienze dei viaggiatori, dalle strutture ricettive ai luoghi della cultura ed agli eventi. Vogliamo contribuire a fare del Molise la prima regione europea ad essere universalmente accogliente e fruibile da tutte le persone indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, sensoriali, anagrafiche, linguistiche, culturali e religiose».
Il progetto è stato presentato per la prima volta a Castel del Giudice due anni fa e sono seguite attività di formazione, di mappatura, creazione di linee guida per tutti gli operatori delle filiere del turismo e della cultura, confronti, che hanno coinvolto le 4 diocesi molisane. A fine agosto, a Petacciato (CB) sono state presentate delle mappe tattili e la segnaletica turistica per i comuni di Petacciato, Campomarino e Montenero di Bisaccia. Una segnaletica ispirata ai principi dell’accessibilità universale, con scritte, icone e profili in rilievo, caratteri ad alta leggibilità, contrasti cromatici, icone intuitive, materiali gradevoli al tatto e resistenti agli agenti atmosferici.
A Castel del Giudice il 10 settembre, a partire dalle 9.00, a seguito dei saluti del sindaco Lino Gentile, il Vescovo della Diocesi di Trivento Claudio Palumbo e Anna Maria Aisha Tiozzo, Presidente di WHAD (World Halal Development), parleranno di come si può costruire intorno al cibo un dialogo di pace. Claudio Papa dell’azienda Dolceamaro approfondirà il tema dell’opportunità e mercati delle certificazioni halal e kosher; Avelio Marini, responsabile Wigwan, farà un intervento sulla necessità di fare rete per la promozione dei prodotti a km zero. Tra gli obiettivi dell’iniziativa c’è infatti la possibilità di guidare le aziende nel fare produzioni sostenibili, in linea con i principi kosher e halal. A discutere di ruralità e turismo di comunità saranno Gianfranco Di Pasquo, docente dell’Istituto alberghiero di Agnone, e Serena Di Nucci, presidente del Gal Alto Molise. Infine, ci sarà un confronto sugli accorgimenti da proporre in cucina per rendere i menu più accessibili, a cura degli Chef: Marco Pasquarelli del ristorante “Il Tartufo” di Borgotufi, Adriano Cozzolino dell’Hotel Dora di Venafro, Massimo Talia del Ristorante Svevia di Termoli. La giornata terminerà con la degustazione di un piatto kosher e halal.
Il progetto InterculturalMolise rappresenta un unicum a livello internazionale sperimentando per la prima volta l’accessibilità universale insieme al multiculturalismo ed al dialogo interreligioso, nella realizzazione di un prodotto turistico-culturale capace di raccontare le contaminazioni fra la cultura e la religione cristiana, islamica ed ebraica attraverso le tracce e la memoria del patrimonio culturale materiale ed immateriale presente in tutte le realtà territoriali d’Italia.

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