L’Usb esprime preoccupazione per l’attuale situazione occupazione del Molise, puntando l’attenzione sull’area di crisi complessa. “E’ uno strumento che doveva essere il volano per l’industria del Molise, per una occupazione di qualità e più stabile – ha ricordato il sindacato – Ad oggi, sono stati investiti una cifra pari a oltre 52 milioni di euro che ha prodotto in termini occupazionali circa 20 posti di lavoro con un costo per ogni singolo occupato pari a oltre 2 milioni e mezzo di euro, favorendo solo alcune aziende. Poi l’area di crisi complessa sembra essersi volatilizzato mentre la pandemia distrugge posti di lavoro e crea incertezze per il futuro occupazionale di tanti lavoratori”, ha concluso il sindacato che invita la Regione ed in particolare il presidente Toma e l’assessore al lavoro Marone a intervenire con urgenza e con fermezza presso il governo centrale affinché preveda nella Finanziaria in corso di stesura e approvazione fondi per rilanciare l’area di crisi complessa e per un sostegno economico ad essa collegato per coloro che aspettano interventi di aiuto per centinaia di famiglie.