Saranno i francesi della Siram Veolia, colosso nella gestione del ciclo globale di energia, acqua e rifiuti speciali con oltre 130 sedi in Italia e con un ramo d’azienda Industry & building a occuparsi della manutenzione delle strutture edili e degli impianti tecnologici presso i presidi ospedalieri e i poliambulatori dell’Azienda sanitaria del Molise.
Si tratta del nuovo appalto per la manutenzione di ospedali, ambulatori e consultori della sanità pubblica molisana. Circa cinquanta milioni per cinque anni che, per la prima volta, vanno fuori dal Molise, tagliando fuori diverse ditte locali di Campobasso, Isernia e Termoli, che vivevano di questo lavoro. L’appalto è stato aggiudicato dalla Consip alla francese Siram-Veolia. Tutto è stato deciso a livelli romani, dove la centrale unica di committenza della Consip gestisce gli appalti per le aziende pubbliche del Paese.
Il provvedimento estromette, a partire dal prossimo 21 dicembre, una decina di aziende del Molise, che lo hanno saputo meno di una settimana fa.
La vicenda parte dal 2018, quando scadono i termini della procedura aperta per l’affidamento della gestione integrata e manutenzione delle strutture edili e degli impianti tecnologici ubicati presso i presidi ospedalieri e poliambulatori dell’Azienda sanitaria regionale del Molise, bandita dalla Centrale Unica di Committenza.
Varie le ditte, locali e non, che partecipano al bando che, tuttavia, si blocca e non arriva mai a essere assegnato. Nelle more, l’Asrem procede in proroga con le varie imprese molisane che si occupano della manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere civili e degli impianti tecnologici di ospedali e poliambulatori.
Florenzano riprende in mano la questione, la sblocca e fa ripartire la procedura perchè, come si legge nella sua delibera “è necessario provvedere all’adesione alle convenzioni in essere delle centrali regionali e nazionali di acquisto per l’erogazione di una serie di forniture e servizi” tra cui anche quelli di manutenzione ospedaliera. Non solo: “È fatto obbligo – si legge sempre nel documento del direttore generale – agli enti del servizio sanitario nazionale di approvvigionarsi, utilizzando le convenzioni quadro stipulate da Consip spa”, mentre la mancata adesione alle stesse e la conseguente emissione di ordini di fornitura a prezzi maggiori “comporta danno erariale direttamente imputabile al responsabile”. Insomma, Florenzano non poteva fare altrimenti.
Ora l’unica speranza di difendere il proprio posto di lavoro, per le decine e decine di dipendenti delle ditte molisane che curavano la manutenzione, è quella che il nuovo gestore applichi la continuità, mantenendoli in vita, grazie anche all’esperienza maturata. Ma qui tocca ai sindacati darsi da fare e farsi ascoltare.