Interrogazione sui parcheggi a pagamento a Isernia, per Tiziano Di Clemente quanto accaduto in consiglio comunale è solo tutta una sceneggiata. Il coordinatore regionale del Pcl afferma:
“Il fumus dell’interrogazione si è ridotto a questo: il sindaco, dopo essersi vantato di avere avuto il sostegno fondamentale del partito fascista di “Fratelli d’Italia”, ha risposto che cercheranno di stipulare un “contratto” con la AJ Mobilità per “sistemare la situazione” e per evitare “richieste di danni al Comune” e solo in subordine “studiare” una non specificata soluzione per chiudere il rapporto (paventata in modo fumoso tanto per calmare gli animi, ma chiaramente non perseguita; per gli interroganti ha risposto il consigliere Fantozzi dichiaratosi soddisfatto specificando che bisogna puntare alla applicazione della delibera consiliare n.14/2018 con l’accordo della società (cioè la delibera vessatoria per la popolazione). Si è consumata così l’ennesima farsa consiliare delle destre di Isernia, sempre più surreale, sul tema delle strisce blu. In primis la delibera consiliare n.14/2018 non va applicata ma annullata con disattivazione conseguente dei parchimetri! Perché è proprio quella l’origine del disastro sociale ed amministrativo sulle strisce blu. Perché è con essa che i consiglieri populisti hanno aumentato drasticamente numero di stalli blu e tariffe, colpendo in particolare le fasce popolari, per non parlare dei disabili. In spregio alle esigenze sociali a tutto vantaggio del profitto del capitale privato; il che sotto il profilo giuridico-ammnistrativo ci ha fatto eccepire il vizio di nullità per carenza di interesse pubblico, attesa l’assenza di dimostrazione della utilità rispetto al piano del traffico e della relazione dell’UTC dimostrativa del rispetto dei parametri di legge circa il giusto rapporto tra stalli blu, abitanti e metri cubi edificati, da noi indicati in dettaglio insieme a tanti altri vizi (come lo spropositato aumento delle tariffe). Ma neanche le sentenze a raffica a noi favorevoli che stano uscendo hanno fermato la vessazione sociale. Non solo: di quale “contratto a sanatoria” parlano? Quando c’è un bando difforme dalla delibera, la gara va semplicemente annullata (art.32 codice contratti pubblici), giammai può essere “sanata” da trattative private! Non solo: per il dovuto annullamento degli atti nessun danno può essere vantato dalla AJ Mobilità, poiché ben conosceva o poteva conoscere la difformità/nullità del bando rispetto alla delibera consiliare (v. Cassazione da noi citata nella pubblica diffida inoltrata al Comune); semmai è il Comune che deve eccepire inadempimenti, ammesso che vi fosse un valido rapporto in essere. Comunque, se danni erariali vi sono non di certo sono a carico del Comune, bensì degli eventuali responsabili politici ed imprenditoriali, previo vaglio della Corte dei Conti. Ma questo tentativo dei consiglieri delle destre di sviare non è innocuo. Perché cercano di far credere che il problema non è la loro nefasta delibera consiliare n.14/2018, scaricando tutto sul dirigente? Cercano di nascondere alla popolazione la loro responsabilità politica, avendola votata senza battere ciglio a suo tempo, gettando Isernia nelle mani del capitale privato. E perciò noi lo ricordiamo: con il solo voto contrario di Formichelli e Onorato, essa fu adottata col sostegno a valanga dei consiglieri delle destre (dal gruppo fascista di FdI- liste Iorio, agli attuali consiglieri leghisti e dal resto della destra battuta al ballottaggio). Una maggioranza consiliare di destra, bulgara, che rappresenta solo gli interessi dei padroni e dei ceti benestanti, ottenuta col solo 19% degli aventi diritto al voto, grazie al sistema maggioritario truffa, lo stesso che ha impedito all’opposizione sociale presente in città di accedere in consiglio, anche se a contare veramente rimane la mobilitazione popolare. Contro l’ennesima farsa consiliare delle destre isernine, peraltro con molti abbandoni della seduta (tanto è il loro disprezzo per le esigenze popolari), la lotta continua a oltranza, insieme al comitato NO STRISCE BLU ed alle altre associazioni, sino all’annullamento della delibera n.14/2018 e alla disattivazione dei parchimetri socialmente vessatori. Il PCL del Molise, unitamente al Coordinamento Molisano delle sinistre di opposizione di cui fa parte con PCI, PMLI e La Città Futura, cercherà di dare tutto il supporto possibile con le proprie modeste forze”.