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venerdì, Dicembre 27, 2024

Soggetti fragili e disabili gravi. La voce delle mamme in trincea: “Abbiamo bisogno di tornare a sognare”

CronacaSoggetti fragili e disabili gravi. La voce delle mamme in trincea: "Abbiamo bisogno di tornare a sognare"

8 marzo, niente mimose, niente fiori.
A noi, donne, mamme in trincea perenne, è sufficiente la condivisione e l’approvazione di chi ci sta vicino, in famiglia e fuori, dandoci sostegno psicologico e fattivo nella realizzazione di un sogno comune.
Abbiamo bisogno di lealtà, di specialisti e di persone sensibili che ci aiutino subito.
Non arriviamo, come spesso accade, troppo tardi.
È inutile fare l’elogio quando ormai non serve neanche più come monito.
Abbiamo bisogno di chi ci dia fiducia e che, se crede nel nostro progetto, ci metta tutta la materia necessaria, la competenza e tutte le altre risorse umane necessarie.
Non dico le risorse economiche, perché, stranamente, forse, sono le più semplici da trovare!!!
Di persone buone ne incontriamo tante, ma, manca sempre il collante, ciò che si nostri figli serve di più.
Un percorso adeguato alloro esigenze.
E questo, noi donne , mamme , padri , sorelle fratelli, non siamo in grado di farlo, anche perché la nostra presa in carico totale ci ha già logorati .
Abbiamo bisogno di chi ci fa sognare ma per davvero. Si, perché le nostre notti non son fatte di sogni belli.
Anche quelli, son sempre realtà. Non siamo più in grado di allentare la tensione. Le notti, sono incubi.
Le ovvie conseguenze fisiche poi , si aggiungono ad uno stato di stress che diventa difficile da gestire.
Eppure siamo sempre pronte a sopperire ad una assenza di contesti sociali, culturali e fisici in cui i nostri figli non possono fare quello che fanno gli altri. Non per niente, nei periodi del lookdown non abbiamo fatto sforzi ulteriori perché il nostro è un passato ed un presente continuo in lookdown.
Abbiamo bisogno di allentare i livelli di attenzione sempre alti.
Abbiamo bisogno di fare vita sociale ma con la mente libera se insieme riusciremo a dipingere un disegno con tutti i colori.
Noi ce la metteremo tutta perché , forse come donne ci è più naturale ma, attenzione, abbiamo anche il diritto di vedere compiute e rispettate le nostre azioni, quelle che forse altri, istituzioni e tutte le persone che hanno gli strumenti , avrebbero dovuto e potuto compiere.
Abbiamo bisogno , noi donne e uomini, di chi prenda in carico la propria parte di competenza, dandoci la possibilità di tornare a fare sogni tranquilli e che al risveglio noi possiamo dire :
Oddio, È REALTÀ

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