Intervista alla deputata e coordinatrice in Molise: parla della metamorfosi del partito e dei primi risultati del governo Draghi. Le elezioni della “sua” Isernia nel mirino, ma prima la priorità: “Vaccini per tutti e al più presto”
Onorevole Tartaglione, all’età di soli 28 anni, dopo oltre un decennio di militanza in Forza Italia, è stata eletta parlamentare. Cosa ha provato la prima volta che è entrata in Parlamento? E cosa è cambiato dopo questi tre anni?
Nonostante avessi già svolto l’attività di assistente parlamentare e fatta molta gavetta, è stata una grande emozione. Non solo per il luogo: rappresentare la propria gente carica di un grande senso di responsabilità. Il Parlamento di tre anni fa era un Parlamento sconvolto e sorpreso dal risultato elettorale, dal successo per molti versi inatteso del Movimento Cinquestelle, oggi si presenta in un altro modo: arreso all’evidenza che la competenza è un valore, che l’Italia ha rischiato grosso, che non si può gestire un Paese contro gli altri, ma bisogna farlo tutti insieme per gli italiani.
Questa sua militanza nei giovani la sta portando a puntare molto sul movimento a livello locale. Forza Italia Giovani Molise si rinnova con la nomina di Liberato Matticoli a coordinatore regionale…
La ripartenza del movimento giovanile è una buona notizia: la sua spinta potrà portare effetti positivi non solo per i giovani, ma anche per tutta Forza Italia. Conosco Liberato da anni: la sua energia è stata preziosissima quando c’era da organizzare campagne elettorali, manifestazioni e gazebo in regione. Essere un militante non significa avere solo “stellette”, ma fare le cose all’apparenza più semplici e più umili con grande passione. In meno di un mese, abbiamo già organizzato tre eventi in streaming, coinvolgendo tante ragazze e ragazzi di Forza Italia, fino a 40 per volta e tra questi sindaci e amministratori locali, per confrontarci sulle cose da fare per la nostra terra.
Stiamo già lavorando a nuovi incontri tematici che vedranno la presenza dei ministri e dei sottosegretari di FI: l’obbiettivo è ridurre ulteriormente le distanze tra la base e i vertici, puntando ad essere un movimento il più possibile aperto e vicino alle nuove generazioni del Molise.
A proposito di ministri e di governo… cosa è cambiato con l’arrivo di Draghi e con il passaggio di Forza Italia in maggioranza?
Grazie anche alla spinta di FI, c’è stato un cambio di passo rispetto all’immobilismo del governo precedente: nuovo Piano vaccini gestito finalmente da un tecnico competente, che prevede l’immunizzazione dell’80% della popolazione entro l’estate, 500mila somministrazioni al giorno proprio come chiedevamo noi. C’è una nuova protezione civile, Comitato tecnico scientifico dimezzato e con un solo portavoce. In poche settimane, inoltre, come partito abbiamo già ottenuto: ampliamento della platea di imprese che hanno diritto agli aiuti, risarcimenti al mondo della montagna, decontribuzione per le aziende agricole, prime rottamazioni delle cartelle esattoriali, stop al criterio dei codici ATECO. I problemi sono purtroppo tanti e questo rappresenta solo un inizio: il segnale che stiamo dando, però, è importante. Ovviamente questo non è il nostro governo, un governo di centrodestra. È un esecutivo di emergenza e di unità nazionale: dentro ci sono forze eterogenee e occorre ogni volta mediare e cercare il giusto compromesso.
Quindi voi cosa chiedete al governo?
Serve una vera pace fiscale, aiuti immediati a chi ha subito pesanti perdite di fatturato rimborsando ad esempio anche i costi fissi sostenuti. È necessario aiutare sul serio i liberi professionisti che non hanno tutele. Le risorse per farlo ci sono e, diversamente, si possono trovare con nuovi scostamenti di bilancio: l’imperativo è difendere tutti i posti di lavoro, non lasciare nessuno indietro. Bisogna soprattutto utilizzare le risorse del recovery fund in modo che, finalmente, si avvii la ripresa e torni la crescita. Da come investiremo questi soldi dipende la sopravvivenza stessa dell’Italia come Paese.
Cosa cambierà invece per il Molise?
L’ultimo governo amico del Molise è stato quello di Silvio Berlusconi, dei fondi Cipe stanziati a nostro favore e del grande impegno del presidente nella fase post sisma. Dopo anni di tagli – e quelli alla sanità li stiamo pagando cari – e di oblio, ora possiamo tornare ad avere fiducia. FI farà la sua parte in difesa del Mezzogiorno e dei territori in difficoltà. Personalmente ho già chiesto alla nostra delegazione al governo di guardare molto da vicino la nostra realtà: servono risposte più efficaci sul fronte dell’emergenza Covid e delle carenze dei nostri ospedali e poi maggiore attenzione su infrastrutture e investimenti per l’occupazione giovanile.
In autunno si svolgeranno le elezioni comunali ad Isernia, cosa farà Forza Italia?
Quello che ha sempre fatto qui e altrove: lavorare per rafforzare e tenere unito il centrodestra, una coalizione che quando è capace di rimanere compatta vince contro chiunque e governa mettendo in campo le sue migliori energie. Isernia è la mia città, dove sono nata, cresciuta, dove ho studiato, dove ho trascorso gli anni più belli dell’adolescenza. Per me è una questione anche di cuore. Ma serve lo sforzo e il sacrificio da parte di tutti. Se agiamo come squadra, se anteponiamo gli interessi della squadra a quelli personali, la città può trarne solo vantaggi e proiettarsi con ottimismo verso le sfide del domani.
SL