Va avanti la campagna vaccinale in Molise. La novità delle ultime ore riguarda le prenotazioni per la fascia d’età compresa tra i 79 e i 70 anni. Dall’Asrem fanno sapere che sarà possibile prenotarsi la prossima settimana, dopo le festività pasquali, al termine delle vaccinazioni degli over 80 e i soggetti fragili, nonostante il taglio del 20% delle dosi, destinate al Molise che dunque ne riceverà all’incirca 8mila. Intanto i vaccini somministrati agli anziani, in particolare, hanno superato quota 30 mila, di cui 26mila agli over 80 e 4mila agli ospiti delle case di riposo. Ci sono poi quasi 14mila operatori sanitari che hanno ricevuto il vaccino, il personale della scuola, 7 mila, le forze dell’ordine, quasi 2 mila e il personale non sanitario , 1900. Ci sono infine altre 7mila dosi sotto la voce ‘altro’. In totale sono state somministrati quasi 64mila vaccini, pari ad oltre il 95% delle dosi consegnate al Molise.
Ma la battaglia contro il Covid si gioca anche su altri fronti, tra cui la somministrazione degli anticorpi monoclonali, già partita in quindici regioni italiane. Si tratta di anticorpi prodotti in laboratorio, resi famosi da Donald Trump e che hanno ottenuto il via libera dall’Agenzia italiana del farmaco, in via emergenziale, in attesa dell’autorizzazione vera e propria. Questi farmaci vengono somministrati endovena a pazienti, di età superiore ai 12 anni, con sintomi lievi o moderati di Covid 19 che presentino particolari fattori di rischio, come dializzati, obesi, diabetici con complicanze o trapiantati entro i primi dieci giorni dalla comparsa dei sintomi.
In Molise l’Asrem ha pubblicato il documento di indirizzo per il trattamento del Covid con questa terapia. L’individuazione dei pazienti candidabili alla terapia spetta al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ma anche al medico di pronto soccorso o da quello delle Usca. Alla comparsa dei primi sintomi va accertata, entro 12 ore, la positività attraverso il tampone molecolare. Verificate le condizioni di candidabilità, viene stabilita la presa in carico. Gli specialisti sono tenuti alla compilazione del registro Aifa prima di procedere alla somministrazione del farmaco, secondo le indicazioni della stessa Agenzia. Solo allora la terapia potrà partire. E per il paziente si accende la speranza di una rapida guarigione da un virus che, oltre a provocare la morte, spesso lascia segni nel corpo oltre che nell’anima.