Il circolo Pd di Isernia: “Un altro esempio di incapacità nella gestione delle risorse da parte del centro-destra. Le strade percorribili erano diverse, ma nulla è stato fatto per portare a termine l’iter”. È Maria Teresa D’Achille, segretario cittadino del Pd che accusa il Comune di aver perso dieci milioni del Bando Periferie:
“Progetti per il Bando Periferie? A Isernia non ce ne è traccia. E questo a conti fatti vuol dire perdere ben 10 milioni di euro. Le strade percorribili erano diverse, ma niente è stato fatto. L’attuale amministrazione di centro-destra ha dimostrato, ancora una volta, di non essere in grado di gestire le risorse. L’amministrazione comunale, infatti, non è andata oltre la redazione delle schede progettuali, tralasciando completamente la successiva fase dell’affidamento degli incarichi di assistenza di supporto al RUPIl buon esito delle procedure era legato al reperimento di fondi comunali pari a circa 370mila euro, destinati proprio alla progettazione. In oltre quattro anni, però, l’attuale giunta non è stato in grado di reperire le risorse per portare a termine gli interventi. Tale impegno di spesa, finalmente, doveva essere inserito nell’assestamento di Bilancio 2019, ma in quell’occasione si è assistito a un clamoroso dietrofront, in quanto le entrate dei tributi che erano state previste sono state inferiori rispetto alle attese. Se ne sono accorti solo allora che non c’erano le risorse?
Eppure le possibilità di affidare gli incarichi e portare a termine l’iter erano molteplici ma non sono state perseguite. Il Comune avrebbe potuto mettere a bilancio almeno una parte della somma per le spese di progettazione che, successivamente sarebbero state coperte dall’ anticipo del 20% dei finanziamenti previsti, una volta presentati i progetti. Nel luglio 2020 un altro triste capitolo di questa vicenda: la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Coesione Territoriale – ha chiesto al sindaco notizie circa la documentazione redatta sino ad allora, la quale, però, non poteva essere inviata in quanto inesistente, considerato che mancavano i progetti. L’unico adempimento formale da parte dell’amministrazione in tutti questi anni, tramite gli uffici preposti, è stato quello di presentare la relazione di monitoraggio semestrale. L’attuale giunta è rimasta insensibile persino dinanzi aglialertche provenivano dall’Ufficio Politiche Pubbliche del Comune il quale, diligentemente, aveva messo in guardia l’esecutivo circa il rischio di perdere i finanziamenti se non si fosse provveduto, in tempi rapidi, alla stesura e all’approvazione dei progetti. A fine gennaio 2021, fuori tempo massimo, infatti, l’unica richiesta presentata, attraverso delibera di giunta, è stata quella di riprogrammare l’intervento relativo al parco Acqua Solfurea. L’attuale esecutivo, inoltre, non ha saputo utilizzare al meglio le diverse opportunità, a livello di bandi pubblici europei e nazionali, per progettare il futuro della città. Basti pensare che questa giunta non ha aderito al programma ‘City Branding’ (scaduto il 25 novembre 2020) che prevedeva finanziamenti per 1 milione di euro proprio per la progettazione, a fronte di un co-investimento del 10%. Così come non ha partecipato al bando ‘Next Generation City’, promosso da Anci, opportunità che anche in questo caso il Comune di Campobasso non si è lasciato sfuggire. La città di Isernia, ancora una volta deve fare i conti con una classe di amministratori che non guarda lontano e che pensa solo a sopravvivere”.