Una brutta pagina quella vissuta ieri dal consiglio comunale di Isernia. L’argomento clou della seduta in programma in videoconferenza era quello della mozione presentata lo scorso 28 dicembre – ben quattro mesi fa – dai consiglieri di opposizione Gianni Fantozzi e Rita Formichelli, con cui si chiedeva al sindaco Giacomo d’Apollonio e alla sua Giunta di avviare un confronto con la società concessionaria, la Aj Mobilità, finalizzato ad organizzare il servizio di gestione delle soste a pagamento nel rispetto delle linee di indirizzo deliberate dal Consiglio comunale e di valutare la possibilità, di risolvere il rapporto con la stessa società allo scopo di rinnovare l’intero procedimento, in attesa del parere legale richiesto dal Comune e delle decisioni dell’autorità giudiziaria sugli esposti presentati dai comitati.
A inizio seduta, però, il sindaco ha chiesto di far slittare la discissione della spinosa mozione in coda agli altri argomenti, “per favorire una discussione più ampia”. Approvata l’inversione all’ordine del giorno, Rita Formichelli, Gianni Fantozzi e il gruppo dei Popolari per l’Italia, per protesta, hanno abbandonato la seduta lamentando l’impossibilità di discutere e confrontarsi su un argomento così spinoso. Il loro sospetto conclamato, infatti, era che quando si sarebbe arrivati alla fine del consiglio sarebbe caduto il numero legale e la mozione sulle soste a pagamento non sarebbe stata comunque affrontata. Fatto è che, in assenza dei proponenti, di parcheggi a pagamento comunque non se ne è parlato. Una brutta pagina, visto che le soste blu sono argomento che interessa tutti i cittadini e la mozione era in attesa di essere discussa da ben quattro mesi.
Sempre le minoranze, oltre alla questione Strisce Blu, hanno lamentato anche il mancato approfondimento per la revisione delle tariffe Tari sulla raccolta dei rifiuti, destinate a subire un vistoso aumento. Infatti mentre per tutti gli appalti è generalmente l’Ufficio Tecnico comunale che li prepara, per la gara pubblica sulla raccolta dei rifiuti si è misteriosamente deciso di ricorrere ad una società tecnica esterna al Comune di Isernia che ha preparato un avviso di appalto che porta il costo annuale della raccolta dei rifiuti da un milione e otto a due milioni e mezzo. Sostea pagamento e aumento della Tari, due mine sul percorso di questa maggioranza che, prima o poi, esploderanno, promettono le minoranze.