Questa mattina gli studenti delle scuole di Agnone hanno partecipato al progetto “Un Albero per il Futuro”, promosso dal Ministero dell’Ambiente e dai Carabinieri Forestali.
La finalità dell’iniziativa è quella di creare dei piccoli boschi diffusi in tutta Italia, a salvaguardia della biodiversità e del verde. Pertanto, i ragazzi agnonesi hanno avuto modo di piantare delle piante di lecci e di ginestre nei pressi del loro polo scolastico.
Di seguito, le dichiarazioni del Sindaco Daniele Saia che ha partecipato alla giornata:
“Questa mattina mi sono recato presso il polo scolastico di Maiella per prendere parte a un bel progetto promosso dal Ministero dell’Ambiente e dai Carabinieri Forestali, ovvero ‘Un Albero per il Futuro’.
Insieme alla Dirigente Scolastica Tonina Camperchioli, al corpo dei Carabinieri Forestali, al minisindaco Antonio Saia, agli studenti tutti e ai docenti abbiamo ribadito l’importanza del sostenere la grande sfida globale che è in atto, ovvero quella della tutela della biodiversità e della conservazione del verde.
A tal proposito, abbiamo risposto positivamente all’iniziativa proposta piantando alcuni piantine (nello specifico lecci e ginestre) nei pressi dell’Istituto scolastico. L’obiettivo de ‘Un Albero per il Futuro’, infatti, è quello di creare tanti boschi diffusi in tutta Italia, nell’ottica di un miglioramento della qualità ambientale e un aumento del risparmio di anidride carbonica nell’aria.
L’Amministrazione comunale è da sempre attenta a questo tipo di tematiche e, per tal motivo, come avevo già precedentemente comunicato, stiamo lavorando per organizzare una giornata ecologica rivolta alle scuole per la data del 4 giugno. Inoltre, contiamo di ripetere l’esperienza odierna anche presso la villetta comunale sottostante il campo sportivo di Agnone.
In considerazione della drammatica crisi d’inquinamento globale che stiamo vivendo, sarà fondamentale seguire la luce del faro dell’Agenda 2030, baluardo delle finalità da perseguire per scongiurare una decadenza irreversibile. In tal senso, parte della comunità globale si era già mossa attraverso la ratifica del Protocollo di Kyoto, entrato in vigore nel 2005, che prevedeva riduzione quantitativa delle emissioni di gas ad effetto serra. Ora, però, è il momento di spingere sull’acceleratore per il bene collettivo e per il futuro dei nostri ragazzi.
Di seguito, il discorso che ho rivolto a tutti gli studenti presenti, ovvero coloro che dovranno recepire e sostenere le cause “green” globali del domani:
‘L’iniziativa de ‘Un albero per il futuro’ ci permette di fare un momento di riflessione sul ruolo fondamentale dei nostri amici arbusti, custodi di memoria e fonti preziose di contrasto all’inquinamento ambientale e di aiuto al miglioramento della qualità di vita dell’uomo. Se ci soffermiamo ad analizzare metaforicamente la vita di un albero, comprendiamo che essa non è altro che il riassunto delle nostre vite. Queste piante, infatti, ci insegnano quanto sia importante resistere alle tempeste e alle difficoltà, quanto sia importante affondare nel terreno radici solide basate su valori imprescindibili; ma ci insegnano anche quanto sia importante delle volte lasciar andar via le foglie secche e allontanarci da quei preconcetti che inquinano la nostra serenità.
Gli alberi ci fanno comprendere anche l’importanza della cura e della generosità verso il prossimo: catturano i raggi di sole e li trasformano in vita, regalandoci ossigeno prezioso per la nostra esistenza. Delle volte, inoltre, si trasformano anche in dimora per i piccoli animali. Gli alberi sono fonte di bellezza, fonte di rigogliosità e fonte di protezione per le nostre terre, infatti svolgono un ruolo decisivo nella riduzione del rischio idrogeologico attraverso la stabilità delle loro radici. Il nostro compito è quello di ricambiare i loro gesti di gentilezza tutelando la loro crescita.
Il futuro della tutela della biodiversità dipende dalla nostra sensibilità e dal nostro senso civico verso l’ambiente. Voi ragazzi erediterete il mondo del domani e, quindi, l’obiettivo primario di tutti noi deve essere quello di consegnarvelo nelle migliori condizioni possibili. Non possiamo fallire questa missione, è il momento di adottare modelli di vita sempre più sostenibili.’ ”