Chiusa al traffico la Rampa Vittorio Emanuele III di Sant’Angelo Limosano per lavori di messa in sicurezza. Il monumento simbolo del paese ha bisogno di interventi di messa in sicurezza cosicché fino al termine dei lavori sarà chiusa al traffico. Lavori che garantiscano “la privata e pubblica incolumità per i passanti – la decisione del sindaco William Ciarallo – e bisogna disporre la chiusura del tratto di strada che va dall’innesto di Corso Alessio Marone a Via Municipio, per il tempo strettamente necessario per il completamento dei lavori, dalla data del 20 maggio 2021 fino al termine dei lavori”. Nel punto più alto del paese – riportano le indicazioni turistiche – c’era una rocca Longobarda, che è stata demolita alla fine del XVIII secolo, e con il materiale ricavato è stato costruito il palazzo signorile, che si conserva tuttora. Non si sa quanto sia sorto, ma si sa che in passato fu la rocca del vicino paese Limosano. Gli ultimi feudatari furono i De Attellis che governarono il territorio dal 1650 fino all’abolizione della feudalità. Le condizioni del paese migliorarono solo quando, alla fine del XVIII secolo, il barone si trasferì dall’alto del castello al centro abitato e quando il cardinale Vincenzo Maria Orsini prese importanti iniziative durante le sue numerose visite pastorali. Sant’Angelo Limosano è la patria di San Pietro Celestino, ed è paese natale dell’inventore autodidatta Alessio Marone, a cui è intitolato il Corso, che si snoda sotto la grande rampa Vittorio Emanuele III, principale via d’accesso al centro storico. Il Marone è ricordato per l’invenzione del telegrafo ad azione elettromagnetico-chimica e i ponti tubolari a croce di Malta. Da visitare è il santuario della Madonna delle Stelle costruito a due chilometri dall’abitato, in direzione ovest, in seguito al ritrovamento di una statuina della Madonna, il 3 gennaio 1926.