Apre a San Pietro Avellana (IS) “Autunno ‘43” la nuova sezione del Museo
dell’Alto Molise, un’area multimediale ed esperienziale per conoscere da vicino il
periodo della liberazione dell’Italia a seguito della seconda guerra mondiale ed in
particolare le vicende che portarono alla distruzione e alla ricostruzione del paese
alto molisano, posizionato sulla Linea Gustav. Un viaggio nella memoria storica,
attraverso documenti, immagini, filmati inediti, esperienze che svelano un periodo
importante per l’Italia e per l’Alto Molise e che aprirà ufficialmente al pubblico domenica
6 giugno 2021.
Il nuovo allestimento, realizzato dal Comune di San Pietro Avellana con un
finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, ricostruisce gli eventi vissuti nel
paese, considerato la “Cassino del Molise” per la totale distruzione avvenuta nel 1943 da
parte delle truppe tedesche in ritirata, che ebbero l’ordine di lasciare alle loro spalle solo
macerie, e si sofferma, attraverso pannelli narrativi, sulla guerra, l’armistizio, le linee
difensive, con un focus sulla Linea Gustav e San Pietro Avellana. Nella sala multimediale,
inoltre, si possono scoprire immagini, documenti e proiezioni, attraverso schermi
interattivi che consentono di leggere, vedere, ascoltare, con il solo movimento in
aria della mani, senza toccare i visori. E di rivivere la terribile vicenda della distruzione e
poi la rinascita con la ricostruzione di San Pietro Avellana. I materiali sono stati raccolti
grazie alla collaborazione delle persone del paese, della Pro loco e di associazioni del
territorio.
Gli abitanti di San Pietro Avellana furono costretti ad abbandonare il loro luogo
d’origine, come mostra un filmato inedito girato durante l’evacuazione. Molti andarono in
Puglia o nei paesi vicini già liberati. Tornarono solo a seguito della fine della guerra,
cominciando a ricostruire casette di fortuna finché non ebbero la possibilità di realizzare
nuove case. Il paese è cambiato totalmente: tranne la parte storica intorno alla chiesa
principale, il cui impianto dei vicoli è rimasto simile, il resto del centro abitato è stato
ricostruito in modo diverso da come era prima del 1943. Come mostrano alcune foto aeree
in allestimento, si può osservare il paese prima della distruzione e poi i cumuli di macerie
lasciati dai tedeschi. In un articolo del tempo si legge che “nessuna casa è stata
lasciata in piedi”. Le abitazioni furono minate una dopo l’altra. Ma l’identità di San
Pietro Avellana non è stata cancellata e il nuovo allestimento museale ne è la conferma.
«Autunno ’43 fa parte di un progetto di potenziamento del Museo dell’Alto Molise –
spiega il sindaco Francesco Lombardi – partito nel 2017 con il museo archeologico e
che proseguirà quest’estate con il nuovo Museo del Tartufo, con un sistema di fruizione
digitale che sarà collegato anche all’Osservatorio Astronomico, in collaborazione con la
Provincia di Isernia. Si tratta di un sistema museale che vuole mettere in rete tutti i
luoghi di cultura di San Pietro Avellana e dei comuni della Riserva della Biosfera
UNESCO Alto Molise». Nel Museo dell’Alto Molise di San Pietro Avellana una sezione è
dedicata agli usi e costumi, arti e mestieri, c’è una zona archeologica incentrata
sul mondo sannita e adesso il nuovo allestimento sugli eventi della seconda guerra
mondiale, un percorso cominciato nel 2013, in occasione del 70° anniversario della
distruzione del paese, quando iniziò la raccolta dei documenti nell’idea di creare uno
spazio permanente per raccontare questa importante fase storica per l’Alto Molise.
Domenica 6 giugno, l’apertura ufficiale. Un’occasione anche per partecipare alle
visite guidate e i laboratori organizzati da “Dedalo – archeologia e cultura
a.p.s” in collaborazione con il Comune di San Pietro Avellana, nell'ambito del progetto
‘Turismo è Cultura’. Dalle 10.00 si può partecipare alle visite guidate alla sezione
archeologica, inoltre i bambini dagli 8 ai 12 anni possono scoprire “I colori della
Preistoria” e le tecniche di pittura rupestre prendendo parte al laboratorio di
archeologia sperimentale. Le attività sono gratuite (eccetto il costo del biglietto d’ingresso
al Museo) e la prenotazione è obbligatoria.