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domenica, Dicembre 22, 2024

Ospedale di Agnone, Paglione scrive al ministro Speranza

AperturaOspedale di Agnone, Paglione scrive al ministro Speranza

Lettera al ministro Speranza di Candido Paglione, presidente della sezione comuni montani del Molise. Paglione scrive che la necessità di rafforzare la medicina territoriale è sempre stata al centro dell’azione di Uncem e per questo occorre aprire un tavolo di lavoro tra l’associazione, il ministero e l’Asrem. Servono medici di base e pediatri di base anche nei Comuni montani, nelle aree interne e rurali, dove sono sempre meno e dove manca il personale. È necessario potenziare il soccorso in emergenza e la rete delle residenze per anziani deve essere rafforzata, ripensata. Anche le “case della salute”, le “case della comunità” previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sono una risposta alle esigenze della popolazione che vive nei territori. Sugli ospedali “di territorio” – continua Paglione – occorre ridefinire un percorso che riattivi servizi che erano stati chiusi in base a parametri che la pandemia ha mostrato poco attuali e lungimiranti. La crisi sanitaria lo ha mostrato. Nei giorni scorsi abbiamo partecipato ad Agnone, sottolinea Paglione, a una manifestazione pubblica, con moltissimi Sindaci e Cittadini che chiedono un’azione forte per ridare piena efficienza a quel nosocomio in un territorio complesso. L’ospedale di Agnone, come molti altri negli Appennini e sulle Alpi, è stato svuotato di troppi reparti, servizi e personale, medico e paramedico. Questo è il momento giusto per ricostruire una piena funzione di quel presidio, modello per molti altri nel Paese e punto di riferimento per il diritto alla salute di un’area montana vasta situata al confine tra le regioni Molise e Abruzzo. Per questo, ad Agnone va riconosciuto il ruolo di Ospedale di Area Disagiata, così come espressamente previsto dal “Decreto Balduzzi”. Siamo pronti come Uncem – chiude Paglione – a lavorare insieme. La medicina territoriale e di prossimità, ad Agnone e in montagna, nei piccoli Comuni, è vettore di crescita, resistenza, impegno, residenza e lavoro.

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