Le immagini di 26 anni fa, la mattina del 19 marzo del 1995 nel giorno di San Giuseppe, Giovanni Paolo II posò la prima pietra di quello che oggi è il Gemelli Molise, in contrada Tappino a Campobasso.
Prima dell’Università Cattolica, oggi costola del Policlinico di Roma, la struttura è ora in vendita, almeno per un pacchetto di quote minoritario, stando alla versione del Gemelli. Una vicenda sulla quale si sta chiedendo chiarezza e sulla quale, a sorpresa, è intervenuto ieri Papa Francesco durante l’Angelus pronunciato proprio da un balcone del Gemelli, dove è ricoverato.
Chiaro e diretto il messaggio del Pontefice sulla necessità di dare ai cittadini assistenza sanitaria pubblica e gratuita, ma anche una precisa e netta presa di posizione sull’eventualità di cessione del Gemelli
Alle parole di Francesco hanno fatto eco quelle dell’arcivescovo di Campobasso e Bojano, Giancarlo Bregantini che ha ringraziato il Papa per aver espresso il suo pensiero sulla necessità di dare assistenza sanitaria a tutti e ha auspicato che il Gemelli Molise rimarrà un bene prezioso per tuta la regione e che, dopo l’esortazione del Papa, il rischio di perdere la sua identità sia ormai passato. Il contrario rappresenterebbe,invece – ha concluso Bregantini una ferita inguaribile per tutti”.