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sabato, Novembre 23, 2024

Domani a Termoli in piazza Monumento presidio di Rifondazione Comunista contro aumento bollette

AnnunciDomani a Termoli in piazza Monumento presidio di Rifondazione Comunista contro aumento bollette

Rifondazione Comunista denuncia l’ennesimo vergognoso aumento delle bollette di gas e luce. Il governo e il parlamento hanno il dovere di bloccare quegli aumenti.

“Non aveva detto Draghi – scrive Pasquale Sisto – che è il momento di dare e non di prendere? Vale solo per i milionari e i miliardari? Tassare i ricchi in Italia è tabù, tartassare i cittadini invece sarebbe giusto per i partiti di governo.

Non è un caso che l’aumento delle bollette in un primo momento era previsto per il 1° luglio insieme allo sblocco degli sfratti e dei licenziamenti, aumenti rinviati al 1° ottobre, a dimostrazione che questo è un governo che la crisi la fa pagare a chi sta in basso, mentre destina un fiume di miliardi alle grandi imprese.

L’ennesimo inaccettabile aumento – questa volta del 9,9% per la luce e del 15,3% per il gas – dimostra che la privatizzazione e la liberalizzazione sono state solo una fregatura, l’ennesima fallimentare riforma neoliberista bipartisan. Invece di tutelare i consumatori, la politica è da anni al servizio delle società dell’energia. Ci avevano promesso bollette meno care e invece veniamo tartassati.

Dall’apertura alla concorrenza e dalla liberalizzazione del settore energetico, i prezzi dell’elettricità e del gas sono aumentati in Italia, ma anche ovunque in Europa.

L’aumento del 15,3% non è comunque giustificabile – continua Sisto – sulla base dell’aumento dei prezzi del gas sul mercato mondiale. Infatti in Francia è al di sotto del 10%. Non si capisce dunque perché in Italia debba essere così rapido ed elevato.

Chiediamo che il governo intervenga con una misura di blocco degli aumenti e riduzione al 5% dell’IVA che paghiamo sulle bollette. Inoltre chiediamo che il governo Draghi revochi il passaggio obbligato al mercato libero che scatterà il prossimo 1° gennaio 2023.

Manteniamo la nostra iniziativa di domani perché l’auspicabile intervento del Governo di ieri non risolve il problema dell’aumento delle bollette ma lo rinvia di ulteriori 3 mesi ma questa volta solo per alcune fasce di famiglie disagiate e per cui la stragrande maggioranze delle famiglie dal 1° ottobre subiranno una “mazzata” sulle bollette di luce e gas.

Le bollette di luce e gas usufruiranno di una riduzione degli aumenti previsti fino al 31 dicembre solo per le famiglie con l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (_ISEE_) che non supera € 8.200,00 e di € 20.000,00 per chi ha 4 figli.

Come si evince il Governo Draghi continua a gettare fumo negli occhi dei lavoratori, dei pensionati con interventi disastrosi per quest’ultimi ma nel contempo riceve standing ovation dai “Padroni” della Confindustria.

Per tutto questo – conclude Sisto – chiediamo al Governo Draghi un intervento serio che eviti definitivamente e per tutte le famiglie la stangata degli aumenti delle bollette di luce e gas”. 

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