Un atto dovuto contro un provvedimento che avrà ricadute rilevanti ed estremamente negative sull’assetto della sanità molisana, sulla salute ed il diritto di cura dei molisani. I vertici regionali del Partito democratico hanno definito così la decisione di impugnare il Pos 2019-2021 adottato dal commissario ad acta alla sanità, Donato Toma. Le motivazioni alla base dell’iniziativa sono state illustrate in una conferenza stampa che si è svolta nella sede regionale del Pd, a Campobasso. Presenti la capogruppo alla Regione, Micaela Fanelli, l’avvocato Laura Venittelli ed il segretario regionale, Vittorino Facciolla.
L’impostazione che il Pos, il programma operativo straordinario, è stato detto nel corso dell’incontro con i giornalisti, stravolge la sanità molisana ed è peggiorativo rispetto a quello approvato dal precedente governo regionale. Gli ospedali molisani si stanno via via impoverendo di importanti branche specialistiche, ma in più in generale – è la denuncia dl Pd – è l’intera sanità regionale a patire le conseguenze di una riorganizzazione che non tiene in nessun conto delle esigenze del territorio e di quelle dei cittadini. Da qui la decisione del Partito democratico di impugnare il provvedimento, così come hanno già fatto diverse amministrazioni comunali, tra le quali quella di Campobasso. L’obiettivo è quello di fermare l’iniziativa, prima che sia troppo tardi e costringere il commissario ad aprire un confronto serio con tutte le parti in campo.