Un 8 dicembre diverso quello trascorso ad Agnone nella giornata di ieri. Un 8 dicembre senza la tradizionale ‘Ndocciata, il famoso rito del fuoco che da anni attira visitatori da tutte le parti del mondo.
Per motivi sanitari, infatti, l’Amministrazione aveva deciso, di concerto con Associazione “La ‘Ndocciata” e la Pro Loco, di sospendere la manifestazione anche per l’edizione 2021.
La fiamma delle ‘ndocce, però, non si è completamente spenta. Nel pomeriggio, a seguito di una funzione religiosa celebrativa del 25º anniversario dalla storica ‘Ndocciata tenutasi a Piazza San Pietro sotto lo sguardo del Santo Papa Giovanni Paolo II, sono state proiettate al Teatro Italo Argentino delle immagini riguardanti le scorse edizioni del rito del fuoco agnonese.
Spazio poi, sempre sul palco del teatro comunale, alla presentazione della 61ª edizione del Presepe Vivente che si svolgerà nella cittadina altomolisana il 24 dicembre prossimo. Quest’anno la rappresentazione prende il titolo di “La natività ai tempi del Covid-19”, nell’ottica di attualizzare la narrazione al duro periodo storico che l’intero globo sta vivendo.
Altro momento fondamentale della giornata è stato quello relativo alla firma del protocollo d’intesa per la creazione di una “Rete dei Fuochi Cerimoniali”. Nato da un’idea del Sindaco di Agnone Daniele Saia, il progetto punta a “federare” i riti dei fuochi molisani per dare loro nuovo smalto e renderli ancora più conosciuti a livello nazionale e internazionale.
La ‘Ndocciata agnonese, le farchie di Montefalcone nel Sannio, le ‘ndocce di Civitanova del Sannio, la faglia di Oratino e le ‘ndocce di Belmonte del Sannio: questi i riti legati al fuoco che sono stati riuniti tramite l’accordo.
A firmare il protocollo d’intesa erano presenti i Sindaci, o loro delegati, dei Comuni coinvolti. La strada ora è delineata, la volontà degli Amministratori è di permettere ai fuochi del Molise di ottenere riconoscimenti istituzionali, come ad esempio quello UNESCO, nell’ottica di una promozione valida e ancora più efficace.
A seguito della firma, si è svolta una piccola e simbolica ‘Ndocciata lungo la scalinata di Salita Buonarroti. Circa 50 le ‘ndocce accese, 20 gli ‘ndocciatori coinvolti. Al termine della sfilata delle fiaccole, la manifestazione si è conclusa col classico falò della fratellanza.
Nonostante la pandemia e nonostante le intemperie, la ‘Ndocciata c’è e c’è stata. Anche se in forma ridotta.