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domenica, Settembre 8, 2024

Jelsi, oggi l’ultimo saluto al sindaco Salvatore D’Amico. Il ricordo nelle parole del parroco Don Peppino Cardegna

AperturaJelsi, oggi l'ultimo saluto al sindaco Salvatore D'Amico. Il ricordo nelle parole del parroco Don Peppino Cardegna

Si svolgeranno questo pomeriggio, alle 15:30, nella Chiesa Madre di Jelsi i funerali di Salvatore D’Amico, sindaco di Jelsi che si è spento nell’Ospedale di San Giovanni Rotondo Ieri. La messa sarà presieduta da monsignor Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Bojano.
L’intera comunità, ma non solo, anche altri sindaci e rappresentanti istituzionali, poiché era persona amata da tutti, si sono stretti al dolore della moglie e dei figli. La camera ardente dalle 12 nella sala consiliare del paese
Primo cittadino di Jelsi da più consiliature si è sempre speso per la sua comunità in ogni sede.

Questo il ricordo del parroco del comune Don Peppino Cardegna, durante l’omelia

“Scrive S. Giovanni della Croce: Alla sera della vita – saremo giudicati sull’Amore, non quello delle chiacchiere, delle poesie o delle belle promesse ma quello dei fatti, dei gesti solidali e degli aiuti concreti, perchè è l’esempio che trascina e cambia la vita. E tu Salvatore ne hai fatti tanti. Sei stato un grande testimone di opere e di valori. Valori legati anche alla terra, veri, profondi come le radici identitarie, che hai saputo trasmettere ai tuoi figli e a tanti. Valori forti e antichi che celebriamo nelle feste patronali di S. Andrea e dell’amata S. Anna con il segno del grano e del pane. Dunque ora ti presenti all’Altissimo, in questo tuo Natale, accompagnato dal nostro canto e dalle nostre preghiere, con il tuo cuore di padre e le tue mani colme di opere buone che, come insegna la Bibbia, corrono avanti a te e ti aprono le porte del Cielo. Oggi celebri l’ottavo giorno ossia il Paradiso di cui ti piaceva sempre ascoltare, da matematico, la spiegazione degli otto lati del fonte battesimale laggiù in pietra (7 i giorni della settimana + 1 Cristo l’assoluto, il perfetto = 8 ossia la vita eterna).

Dal 2012 ti abbiamo conosciuto anche come primo cittadino, come il sindaco di tutti e per tutti. Sei stato amabile, cortese, disponibile, concreto, sempre vicino a tutti. Un uomo di pace che hai amato la relazione e hai tessuto fili continui e robusti di fraternità, aprendo la comunità all’accoglienza e al confronto con culture altre. E il tessuto jelsese si è rafforzato e ognuno grato ora piange e ringrazia per il bene compiuto con abnegazione, competenza, pazienza e sapienza. Salvatore essendo ingegnere sapevi trovare bene la soluzione tecnica a quesiti e problemi ma ugualmente come persona prossima a tutti sapevi venire incontro e comprendere il vissuto di ognuno e di ogni famiglia. Una persona speciale perché semplice, legata al territorio, affabile e quotidiana di cui ricordo sempre il sorriso e la capacità di sdrammatizzare, di scherzare per tirar fori il lato buono di chi avevi di fronte. Ecco la tua grandezza per noi, come per quanti ti hanno conosciuto, nella bellezza di un rapporto umano semplice, profondo, quotidiano e disinteressato. Una relazione che poneva al centro la persona e la sua dignità e da cui uscivi inevitabilmente rinfrancato e rincuorato e così ripartivi fiducioso.

Oggi la comunità di Jelsi, con i rappresentanti di diversi comuni, delle altre istituzioni religiose, civili e militari, della scuola, dei colleghi docenti, di amici e di altre comunità con cui hai ben lavorato INSIEME perchè “tu solo puoi farcela ma non puoi farcela da solo” (insegna Mons. Bregantini) ti salutano e ricorderanno sempre come: • Un amico speciale per la straordinarietà e i talenti che hai saputo riversare nell’ordinarietà del tuo essere e del tuo agire costruendo una fraternità solidale, forte, inclusiva • Un fratello che intravvedendo la meta, esortavi a non arrendersi perchè camminavi al fianco di ognuno e soprattutto con i giovani, di cui tanti conosciuti a scuola nel lungo insegnamento • Un padre, che come San Giuseppe a Nazaret, ti sei preso cura di tutti aiutando nella crescita, nel superare le battute di arresto esistenziale ed accompagnando nelle scelte della vita. Caro Salvatore la tua presenza operosa ha segnato la nostra storia e ora la tua assenza ci parla e ci riporta al baricentro della vita cioè ai valori autentici che aprono al dono di noi stessi agli altri. Grazie e la luce del Natale del Signore sia ora per te premio e gioia nel Suo abbraccio infinito!”

Il Parroco: don Peppino Cardegna, comunità di Jelsi e tanti amici

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