Ieri sera, in occasione della Vigilia di Natale, si è tenuta, presso il rione Maiella di Agnone, la 61ª edizione del Presepe Vivente.
La rappresentazione della Natività più longeva del Molise quest’anno ha portato in scena anche tematiche legate alla pandemia. Difatti, il titolo “Natale ai tempi del Covid-19” non è casuale.
Presenti sul palco diversi attori che hanno interpretato il ruolo di professionisti chiave nella gestione dell’emergenza sanitaria, come medici ed infermieri.
Il Sindaco Daniele Saia, nel suo discorso a fine Presepe, ha voluto omaggiare il grande lavoro degli organizzatori: “il Presepe Vivente del Cenacolo Culturale “Camillo Carlomagno” e della compagnia teatrale “Le 4C” ce l’ha fatta anche questa volta. Dopo 61edizioni, dopo 61 sceneggiature uniche e dopo 61 serate piene di emozioni, la Natività di Agnone continua la sua corsa record quale Presepe più longevo del Molise, riscuotendo ogni anno consensi sempre maggiori. Un successo consolidato dovuto non solo al lavoro degli organizzatori, ma soprattutto alla passione che li guida.
Il loro attaccamento alle tradizioni, la loro volontà di esprimere la propria arte e la loro determinazione nel mettersi costantemente in gioco costituiscono i pilastri fondamentali attorno ai quali si erge uno spettacolo unico, in grado di raccontare la nascita di Gesù ma anche di toccare temi dall’alto valore simbolico e sociale. Il loro lavoro sia da esempio, in quanto caratterizzato da passione, dalla cura delle proprie radici e da un forte desiderio di fare sempre meglio per Agnone. Uno spirito che speriamo sia contagioso per tutta la nostra comunità. E come non citare, in tal senso, il messaggio di quest’anno dedicato alla lotta alla pandemia e i messaggi delle passate dedicate, ad esempio, alla lotta contro la povertà e alla lotta contro l’Aids, agli sbarchi dei migranti, alla violenza di genere. Perché, in fondo, ogni anno la Natività trasmette valori di amore e solidarietà verso il prossimo e li trasla su temi attuali che permeano la nostra società.
E lo fa emozionando e toccando le corde più intime dello spettatore grazie alla sapiente scrittura di Giorgio Marcovecchio, alla direzione artistica di Giuseppe De Martino, alla regia di Saverio La Gamba, allo sforzo tecnico di Roberto Carlomagno, Tancredi Carlomagno, Mario Mastronardi e Oreste Palmiero. Il messaggio della Natività scalda i cuori dei cittadini grazie anche all’espressività degli attori e grazie a tutti coloro collaborano a vario titolo per rendere il presepe suggestivo e affascinante. Una tradizione meravigliosa a cui il Comune di Agnone continua a dare il massimo sostegno di anno in anno. E sono contento di poter dire che, dopo 61 edizioni, questo classico spettacolo della Viglia continua a stupire e far riflettere senzaessere mai banale.
La lotta alla pandemia ci ha dato un grande lezione, ovvero che nessuno si salva da solo. Il nostro pensiero va a tutti i nostri concittadini che, purtroppo, hanno perso la loro battaglia contro il virus e alle loro famiglie, a cui va la nostra vicinanza e il nostro affetto in vista delle festività.E il nostro sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato per tutelare la nostra vita, per garantire sicurezza alla comunità. Va ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, agli operatori del centro vaccinale e ai volontari dell’ANC che senza tregua hanno lavorato per amore del prossimo. Un lavoro comune indirizzato al trovare quanto prima da questo periodo buio della nostra storia che stiamo attraversando, augurandoci di riprenderci al più presto la nostra normalità e quindi riassaporare il ritorno ad una vita di socialità senza timori.”