Una discussione filata via liscia e senza particolari intoppi, quella sulla programmazione finanziaria dei prossimi tre anni.
Tutti i provvedimenti arrivati all’esame dell’aula sono stati approvati con il voto favorevole della maggioranza.
Un centrodestra, quindi, che ha ritrovato compattezza su un tema centrale per la crescita e lo sviluppo della regione nei prossimi anni, anche alla luce dell’enorme flusso finanziario che arriverà in Molise, quasi due miliardi di euro, attraverso il Piano di rilancio del dopo Covid.
Rendiconto generale, assestamento ed esercizio finanziario provvisorio, insieme ai debiti fuori Bilancio, sono stati approvati a maggioranza. Il Governo Toma, dunque, supera indenne uno scoglio che all’orizzonte aveva dimensioni molto più consistenti rispetto a quelle che poi si sono manifestate in Consiglio.
La Giunta ha anche messo a posto, così ha spiegato il relatore Di Lucente, le osservazioni della Corte dei Conti e del giudizio di parifica di quest’anno, con cui la magistratura contabile aveva sottolineato diversi aspetti negativi.
In apertura dei lavori, tuttavia, l’aula ha discusso e poi approvato la proposta di legge che prevede rimborsi a persone che hanno subito interventi chirurgici o trapianti fuori regione, non trattabili in Molise.
Un argomento sul quale si sono scaldati Pd e 5 stelle, che hanno criticato un sostanziale taglio dei fondi, rispetto al passato.
Un emendamento di Andrea Greco, poi votato all’unanimità, ha portato il tetto del singolo rimborso a 50mila euro. Ma sia i pentastellati che il Pd, per voce del segretario Vittorino Facciolla, hanno sottolineato il fatto che la posta annua su questa voce, 300 mila euro, soddisfa le richieste, nonostante anche l’Asrem abbia richiesto di innalzare a 360mila euro i fondi destinati a questo particolare capitolo. I cinque stelle per questo hanno lasciato l’aula al momento del voto.
Il presidente del consiglio Micone, in isolamento precauzionale, ha ricordato il 58esimo anniversario dell’autonomia regionale, un traguardo – lo ha definito – che ha consentito al Molise e ai molisani di poter disegnare il proprio futuro e di conservare la specificità di ognuna delle nostre 136 comunità locali.