Covid ad Agnone, la stretta di Saia: ecco tutte le restrizioni dell’ordinanza

L’impennata di contagi da Covid-19 non ha risparmiato l’Alto Molise. Anche nel centro di Agnone è tornato ad aumentare il numero di tamponi diagnostici positivi al virus. Nella sola giornata di oggi si sono registrati 90 nuovi positivi nella cittadina altomolisana. Tale recrudescenza pandemica ha portato il Sindaco Daniele Saia ad emanare una nuova ordinanza che va a limitare le occasioni di assembramento e di contagio.

Di seguito tutte le restrizioni previste dalla nuova ordinanza:

1. Il divieto di assembramento interno ed esterno nei luoghi pubblici e privati, con decorrenza dal 31 dicembre 2021 a tutto il 10 gennaio 2022, salvo diverse disposizioni e/o eventuali, ulteriori e diverse disposizione statali e regionali.
2. Negli esercizi commerciali quali ristoranti, trattorie, pizzerie, rosticcerie, bar, pub ecc, siano predisposti tavoli con massimo 4 (quattro) persone, rispettando le già note prescrizioni anti-Covid sul distanziamento, con decorrenza dal 31 dicembre 2021 al 10 gennaio 2022.
3. Su tutto il territorio cittadino:
4. a) dalle ore 00:01 del 31 dicembre 2021 fino alle ore 06:00 del 1° gennaio 2022, è fatto obbligo ai bar di fornire esclusivamente le bevande (alcoliche e non alcoliche) in contenitori monouso, con il divieto assoluto di utilizzare bicchieri o bottiglie in vetro, ivi compreso il servizio ai tavoli;
5. b) dalle ore 12:00 alle ore 19:00 del 31 dicembre 2021, è permesso, da parte dei bar, solo il servizio ai tavoli, rispettando le già note prescrizioni anti-Covid sul distanziamento. In tale orario è vietata qualsiasi forma di consumazione al banco e di vendita da asporto.
6. c) è fatto obbligo ai bar che non svolgono anche attività di ristorazione la chiusura entro le ore 19:00 del 31 dicembre 2021.
7. Nelle residenze private possono riunirsi al massimo 10 (dieci) persone tra i più stretti familiari, con decorrenza dal 31 dicembre 2021 al 10 gennaio 2022.
8. Dal 31 dicembre 2021 a tutto il 10 gennaio 2022 è vietato, sull’intero territorio comunale, il consumo di cibo e bevande su area pubblica o su area privata ad uso pubblico.