Tra le pentole e i fornelli è nato un talento. Lo chef agnonese Pino Bucci, infatti, passo dopo passo è riuscito a scalare la vetta del successo raggiungendo una fama indiscussa. Quest’anno il cuoco sarà ospite della città di Sanremo in occasione della 72ª edizione del Festival della Canzone Italiana. Suo compito sarà quello di cucinare per i Big in gara.
A poche ore dalla partenza dell’evento musicale, Il Giornale del Molise ha raggiunto l’agnonese per scoprire qualche dettaglio in più.
Da Agnone a Sanremo, un riconoscimento di valore e professionalità non indifferente quello da te ottenuto. Un traguardo che, però, non ti allontana dalle tue origini.
«Assolutamente no. Sono un agnonese DOC e ne vado molto fiero ed orgoglioso. La mia terra è sempre nella mia valigia, ma soprattutto sempre nel mio cuore.»
Una carriera di successo che si rispetti non si costruisce solo sulle vittorie, ma anche sulle difficoltà da superare. Hai mai pensato di gettare la spugna?
«In questo lavoro, ma come in altri d’altronde, ci sono sempre difficoltà, debolezze, pianti, rinunce, umiliazioni. Però, nonostante tutte queste insidie, avevo voglia di emergere. Certo, molte volte ho pensato di mollare tutto, ma poi tornavo in camera e le nottate le passavo, e le passo anche oggi, studiando per migliorare il mio sapere perché è fondamentale.»
Quali sono state, nell’ambito della cucina, le tue esperienze lavorative più importanti?
«Le mie esperienze lavorative più importanti sono state diverse. Una è stata presso l’Accademia di cucina al cui vertice c’era e c’è ancora oggi lo chef Antonino Cannavacciuolo. Un’altra esperienza significativa è stata quella con il Maestro della Cucina Italiana Gualtiero Marchesi ed è stato proprio in quel periodo con lui che ho conosciuto molti altri chef tutti stellati che ad oggi continuo a sentire.»
E poi arriva Sanremo con la cucina per i vip e per i cantanti Big in gara.
«Sì, esatto. A Sanremo ci sono arrivato dopo una lunga selezione che la famiglia Correnti, proprietaria dell’Hotel Globo in cui lavorerò, si è riservata di fare»
Facci sognare e facci assaggiare con l’immaginazione un piatto che cucinerai a Sanremo.
«Un piatto che porterò in tavola sarà quello delle trofie con pesto di basilico (fatto rigorosamente da me), patate, fagiolini e tartare di gambero di Sanremo.»
La domanda è di rito: per quale cantante tifi quest’anno al Festival?
«Sono tutti dei grandi artisti, ma voglio svelarvi il segreto: il mio tifo sarà per Sangiovanni visto che questo ragazzino mi fa pensare a mia figlia Camilla che, tra l’altro, è una sua grandissima fan. E proprio Sangiovanni sarò ospite nell’Hotel Globo»
Sarai indaffarato, ti congediamo. Ma dicci: a chi dedichi questo traguardo raggiunto?
«Questo traguardo così importante lo dedico soprattutto alla mia famiglia che mi è stata sempre vicina nei momenti belli ma soprattutto nei momenti meno belli della mia crescita lavorativa. Un ringraziamento speciale va a mio padre e mia madre, a loro posso dire davvero grazie per tutto quello che fanno per me».