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mercoledì, Novembre 27, 2024

Caso Bari: per Frattura e Di Pardo chiesto processo per calunnia continuata

AperturaCaso Bari: per Frattura e Di Pardo chiesto processo per calunnia continuata

Per la Procura di Bari hanno mentito. L’ex presidente della Regione Paolo Frattura e il suo avvocato Salvatore Di Pardo, sono accusati di calunnia continuata in concorso. La vicenda è quella dell’ormai famosa presunta cena nella quale il direttore di Telemolise Manuela Petescia e il magistrato Fabio Papa furono accusati di tentata estorsione ai danni dell’allora governatore.
Dalla ricostruzione dei fatti e dalle lunghe e articolate motivazioni di entrambe le sentenze di assoluzione i magistrati baresi sono arrivati alla conclusione che la denuncia presentata alla fine del 2014 da Frattura (confermata da Di Pardo) conteneva dichiarazioni non vere.
Quelle dichiarazioni, ‘non vere e reticenti’ (come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio) sarebbero poi state rese anche ai carabinieri, al pubblico ministero e alla Corte d’appello di Bari.

Un racconto, quello del presidente della Regione e del suo legale di fiducia, nel quale la giornalista e il magistrato venivano accusati di concussione e estorsione ‘pur sapendoli innocenti’, dice ora la Procura di Bari.
I fatti si riferiscono al periodo che va dalla fine del 2015 alle dichiarazioni rese in Corte di Appello e fino a conclusione del processo d’Appello celebrato a Bari, conclusione avvenuta il 10 marzo del 2021. La richiesta è stata firmata dal procuratore aggiunto Francesco Giannella e dal procuratore capo Roberto Rossi. Ne danno conferma gli avvocati delle parti offese che sulla vicenda preannunciano una conferenza stampa che si terrà lunedì prossimo, 7 febbraio, alle ore 16.30 all’Hotel San Giorgio di Campobasso. Il caso è quello del processo a carico di Papa e Petescia che furono accusati di un ricatto all’allora presidente della Regione Pd, Paolo di Laura Frattura, ma vennero poi assolti con formula piena sia in primo grado che in appello. Al processo si costituirono parte civile sia la Presidenza del Consiglio dei ministri che la Regione Molise. (GdT) 

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