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sabato, Dicembre 21, 2024

Mani Pulite, 30 anni dopo: il silenzio di Antonio Di Pietro

CronacaMani Pulite, 30 anni dopo: il silenzio di Antonio Di Pietro

L’ultima volta che ha parlato pubblicamente di Mani Pulite è stato esatttamente un anno fa, il 15 febbraio del 2021, con un post su Facebook: “Tangentopoli non è mai terminata, è anzi divenuta uno stile di vita con il quale gli italiani hanno imparato a convivere”. Firmato Antonio Di Pietro. In queste ore giornali, talk tv e opinionisti celebrano i 30 anni di Tangentopoli, proprio a metà febbraio del 1992 cominciava, con l’arresto di Mario Chiesa fermato mentre intascava una tangente, l’inchiesta che spazzò via la prima Repubblica. Alle celebrazioni fa rumore, almeno fino a questo momento, il silenzio del protagonista principale di quella pagina di storia. Antonio Di Pietro fino ad oggi non ha voluto parlare. Il suo è un silenzio che va avanti da mesi, da quando ha deciso di ritirarsi praticamente a vita privata. Chi lo ha incontrato nei giorni scorsi nella sua Montenero di Bisaccia confida che lo stesso ex pm ha confermato la sua volontà di non stare sotto i riflettori e che dallo scorso anno non rilascia dichiarazioni e non appare in tv. Di Pietro trascorre gran parte del tempo nella sua masseria di Montenero di Bisaccia e a quanto pare sta dedicando molte giornate per mettere posto il suo archivio di documenti. Nel silenzio degli ultimi mesi restano le sue tante dichiarazioni del passato. Proprio ai microfoni di Telemolise, qualche anno fa confessava un suo grande rammarico: “Scoperta la malattia, invece di curare la malattia, se la sono presa con i medici e cioè con i magistrati. Quelli più furbi non solo l’hanno fatta franca ma sono anche andati in Parlamento”. Sempre negli anni passati e a proposito dei moltissimi arresti durante le inchieste di Mani Pulite, Di Pietro ha anche detto che “se fosse esistito all’epoca il daspo per i corrotti non sarebbe stato necessario mettere tante persone in galera“.

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