Continua la protesta dei lavoratori della Vibac dopo lo sciopero di venerdì scorso, questa mattina un presidio davanti al comune di Termoli per chiedere alle istituzioni di dialogare con la proprietà perché in ballo c’è il destino di 200 famiglie.
Il sindaco Francesco Roberti ha ricevuto in Comune i rappresentati sindacali e le Rsu per un confronto.
“Ho ricevuto una delegazione di operai e sindacati e mi hanno esposto la situazione che già conoscevo- ha detto il sindaco Roberti al termine dell’incontro- ora vediamo se ci sono le condizioni per poter incontrare la proprietà. L’unica cosa che può fare la politica è mettere tutti intorno a un tavolo per trovare la soluzione al problema.”
All’interno dell’azienda continua la cassa integrazione ordinaria, 34 lavoratori interinali saranno mandati a casa e la produzione continua ma con metà degli impianti nonostante l’azienda abbia ottenuto dalla Regione Molise un rientro delle inadempienze impiantistiche in tre anni.
L’azienda continua a chiedere ai lavoratori di rinunciare alla contrattazione di secondo livello per tre anni e fa sapere che ripartirà subito dopo che le sigle sindacali firmeranno la rinuncia di 4.500 euro all’anno per ogni dipendente.
Inoltre i sindacati, insieme alle federazioni nazionali hanno annunciato che la questione verrà discussa al Ministero dello Sviluppo Economico.
Le sigle sindacali di settore Cgil Cisl Uil Confail e le Rsu fanno sapere che contro questa assenza di chiarimenti continua lo sciopero per oggi di due ore su ogni turno di lavoro.