La recente impennata di contagi da Covid nel piccolo Comune di Poggio Sannita ha infiammato gli animi dei cittadini. In particolare, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica il tema relativo alla mancata chiusura della scuola nonostante gli oltre 40 casi di positività accertati.
A tal proposito, il Consigliere di minoranza Tonino Palomba è intervenuto criticando l’operato dell’Amministrazione comunale. In una nota, infatti, Palomba ha espresso perplessità riguardo le decisioni prese dalla maggioranza relativamente alla gestione del Covid nelle classi scolastiche.
Di seguito, le sue parole: «Prendendo spunto da quanto appreso a mezzo stampa, in riferimento al preoccupante cluster sviluppatosi all’interno della scuola “M.A. Bottaro” di Poggio Sannita, considerato che ad oggi (9 aprile) si contano in paese oltre 40 casi di contagio mai così tanti, anche se a livello nazionale si parla di emergenza finita. Mi permetto di esprimere alcune considerazioni, come papà e zio di tre bambini dell’Infanzia e uno in Primaria, me lo impongono la coscienza di genitore ed il bene che voglio loro, in particolare al mio amatissimo nipotino. Per la verità sarei anche rappresentante dei genitori, ma scrivo a titolo personale perché le posizioni dei genitori sono, per così dire, sfumate e non vorrei urtare la suscettibilità di nessuno parlando anche in suo nome.
Mercoledì 6 aprile alle 8.20 ho inviato un messaggio al Sindaco facendo presente che a scuola diversi bambini erano positivi e c’era ragione di pensare che i contagi fossero in aumento (come purtroppo verificatosi) chiedendogli anche se non fosse dell’avviso di procedere ad una urgente sanificazione della scuola (non alla chiusura). Il sindaco, era fuori sede, mi ha risposto che avrebbe valutato la situazione al suo rientro e mi avrebbe fatto sapere …sto ancora aspettando. Intanto nei genitori era maturata l’idea di mantenere i bambini a casa, ancorché negativi. Nel pomeriggio, comunque, è stata velocemente effettuata la sanificazione della scuola e dei 2 scuolabus di servizio. La sempre premurosa Ass. alle attività scolastiche, nel pieno delle sue funzioni, ha inviato un messaggio che riporto letteralmente: “s’informano i signori genitori che l’amministrazione comunale, per il buon senso, sono state appena concluse tutte le fasi della sanificazione”, sottintendendo che la sanificazione non era stata fatta perché richiesta dal sottoscritto a nome dei genitori: inviperiti, preoccupati ed essi stessi nel frattempo contagiatisi, ma solo perché gli amministratori sono dotati di autoreferenziale “buon senso”!
Lo stesso “buon senso” che hanno avuto Sindaco e Giunta comunale nell’organizzare, in collaborazione con la scuola, un incontro con la Croce Rossa, lo scorso 1° aprile, raggruppando in unico ambiente, scuola dell’Infanzia (i cui bambini non indossano la mascherina per ovvi motivi) e Primaria. Ovviamente nessuno disconosce il ruolo di assoluta importanza, nella nostra società e nel mondo, della Croce Rossa e tutti condividiamo l’opportunità di parlarne ai bambini rendendoli protagonisti e partecipi di un evento divulgativo, oltretutto abbinato con la raccolta solidale per l’Ucraina, verso cui le famiglie con molta sensibilità si adoperano concretamente da settimane. La motivata obiezione dei genitori è che in considerazione degli oltre 20 contagi certificati in paese il giorno della manifestazione, la stessa poteva essere posticipata a tempi migliori. Migliori anche dal punto di vista climatico, in modo da poter organizzare l’ iniziativa all’aperto nell’ampio cortile della scuola. Una semplice misura di prevenzione con meno rischi per tutti, da adottare anche se non fosse comprovabile che il cluster sia scaturito dall’ evento.
A proposito di scuola dell’Infanzia, stiamo ancora aspettando il più volte annunciato impianto di aerazione, la cui realizzazione era stata garantita addirittura nel corso delle vacanze natalizie!
In merito all’eventuale chiusura della scuola, il Sindaco (che ricordo è la prima autorità cittadina in materia sanitaria e di igiene pubblica, come di protezione civile e sicurezza) sulla base di motivate ragioni, è il solo deputato a decidere. Le recenti disposizioni normative in vigore dal 1° aprile, nulla aggiungono o tolgono in merito. Per capirci, la scuola può essere chiusa per svariati motivi: condizioni meteorologiche avverse, mancanza di energia elettrica, interruzione del flusso idrico, disinfestazione da insetti o derattizzazione, ecc. ecc. Figuriamoci per motivi legati alla pandemia in atto. Una decisione, ripeto, di stretta competenza del sindaco, tenuto a notificarla alla dirigente scolastica per gli adempimenti di sua competenza. Ora a Poggio ci ritroviamo nell’ “invidiabile” situazione che grazie al presunto buon senso degli amministratori, la scuola è aperta, ma grazie al vero buon senso delle mamme, i banchi sono vuoti.»