Il Consiglio dei Ministri, “su proposta del Ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, visti gli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Trinitapoli e il contestuale affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una commissione straordinaria”.
Al vertice della commissione, il viceprefetto isernino Giuseppina Ferri che, insieme ad altri due funzionari, Salvatore Guerra, vice prefetto aggiunto della Prefettura di Benevento, e Massimo Santoro, funzionario economico e finanziario della prefettura di Bari, si occuperà dell’amministrazione provvisoria, dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere per mafia il Consiglio comunale del piccolo centro pugliese.
I tre funzionari prefettizi si occuperanno della provvisoria amministrazione dell’Ente, con poteri del Consiglio comunale, della Giunta e del sindaco, in sostituzione degli organi sospesi dalla carica per ben diciotto mesi. Sembra che la causa scatenante del commissariamento sia la vicenda dell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti.