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venerdì, Novembre 15, 2024

Isernia, cinque consiglieri di minoranza pronti a passare con Castrataro

EvidenzaIsernia, cinque consiglieri di minoranza pronti a passare con Castrataro

Come sempre l’avvicinarsi delle elezioni regionali rimescola tutti i mazzi di carte della politica comunale di Isernia. A dire il vero, abitualmente, dopo ogni elezione, parte della minoranza passa con la maggioranza.

Questione di poltrone da difendere e di interessi da proteggere, anche oltre il consiglio o la Giunta, in sostanza si parla di settori burocratici che vedono incarichi delicati a rischio, tanto che i politici di riferimento preferiscono cambiare bandiera pur di tutelare i loro protetti. Questo sarebbe il movente che sta portando, dai banchi della minoranza a quelli di un gruppo misto in costruzione, ben cinque consiglieri comunali d’opposizione. Sarebbero attuali rappresentanti delle liste che accompagnavano Melogli e un altro importante e navigato consigliere di minoranza. Un esodo imponente della metà, cinque su dieci, consiglieri d’opposizione, o meglio, finta opposizione finora. Del resto che le minoranze fossero poco agguerrite al Comune di Isernia si era capito dai primi giorni di consiliatura, quando si insediò Castrataro.

Probabilmente già si pensava a quello che sarebbe accaduto a breve, con l’appuntamento del 2023 con le Regionali. E qui c’entra anche l’agibilità riconquistata da Michele Iorio, dopo l’assoluzione di ieri a Campobasso. L’ex presidente vuol provarci di nuovo e qualcuno del Centrodestra si interroga sulla tenuta futura dell’alleanza. La paura è che accada quello che già è accaduto alle Comunali di Isernia, con la spaccatura della coalizione. Avendo probabilmente in mente queste possibili conseguenze, in cinque tra i consiglieri di minoranza stanno preparando le valige, destinazione provvisoria e transitoria quella di un indefinito gruppo misto o civico. Traguardo finale approdo nell’alleanza di Centrosinistra che si sta preparando per le Regionali e che ha già dichiarato pubblicamente ogni possibile apertura ai movimenti civici. Tutto torna, si parte dal Centrodestra, si passa per il movimento civico e ci si accasa con il Centrosinistra. La domanda che tutti si fanno è: ma cosa fa essere così sicuri i novelli transfughi della vittoria del Centrosinistra alle Regionali?

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