“Era il 27 luglio 2021 quando l’operaio, Mario Cordisco, iscritto al sindacato Slai/Cobas è stato licenziato dalla FCA di Termoli perché accusato, ingiustamente, di non essere rientrato a lavoro alla fine di un periodo di Cassa Integrazione.
Il lavoratore, monoreddito e padre di tre figli, licenziato ingiustamente e spregiudicatamente dall’Ufficio Risorse Umane (HR) della FCA di Termoli, ha trovato tutto il sostegno necessario nel sindacato Slai/Cobas e nella professionalità dell’avvocato Maria Rita Petti che sono riusciti a dimostrare l’ingiusto licenziamento e a farlo reintegrare sul posto di lavoro il 29 aprile 2022.
Era dal febbraio 2020 che il sindacato Slai/Cobas denunciava un uso caporalesco della cassa integrazione e, un sistema di comandate e comunicazioni circa l’inizio e fine della cassa integrazione del tutto caotico ed impreciso, gestito alla giornata e basato su messaggini WhatsApp e passaparola.
In FCA di Termoli la cassa integrazione è gestita giornalmente per singolo reparto di appartenenza, ci sono lavoratori in cassa integrazione da oltre un anno, altri addirittura fanno lavoro straordinario, altri vengono in trasferta da altri stabilimenti in pratica l’apoteosi del caos legalizzato!
Le comunicazioni ufficiali vengono date solo ai sindacati firmatari mentre, lo Slai/Cobas e suoi iscritti, devono fare i salti mortali per avere informazioni e non restare isolati.
Per questo motivo, il lavoratore si era recato più volte in azienda a chiedere informazioni circa la ripresa del lavoro e più volte aveva fatto richiesta scritta alla direzione FCA per avere informazioni ma, quello che ha ottenuto come risposta è stato solo un tranello disciplinare che ha portato il lavoratore ad essere licenziato ingiustamente.
A nulla sono valse le spiegazioni che il lavoratore ha dato alla direzione aziendale e, neanche la lunga esperienza legale e giuridica del l’Ufficio Risorse Umane HR-FCA (Human Resources), è riuscita ad arrestare la compulsiva volontà di licenziare un lavoratore scomodo soprattutto se iscritto allo Slai/Cobas!
Si sa, la FIAT perde il nome (FCA – Stellantis) ma non il vizietto di licenziare i lavoratori considerati scomodi e sindacalmente attivi!
Ovviamente lo Slai/Cobas non è rimasto a guardare e, con l’assistenza dell’avvocato Maria Rita Petti e in una sola singola udienza, ha fatto reintegrare il lavoratore Mario Cordisco che ha ripreso la sua attività lavorativa il giorno 06 maggio 2022 e purtroppo, dal giorno successivo è nuovamente stato rimesso in cassa integrazione.
Lo Slai/Cobas non smetterà mai di rivendicare il diritto per tutti i lavoratori ad un equo diritto al lavoro e a una rotazione programmata per tutti i lavoratori posti in cassa integrazione così da evitare un sistema caotico e caporalesco che non giova neanche alla gestione aziendale.”
A renderlo noto tramite questa nota lo Slai/Cobas.