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sabato, Dicembre 21, 2024

Via D’Amelio, Gravina: “Continuare a chiedere giustizia e verità”

CronacaVia D'Amelio, Gravina: "Continuare a chiedere giustizia e verità"

“Un filo di dolore e sgomento tiene insieme, nella nostra memoria personale e collettiva, ciò che accadde prima il 23 maggio 1992 a Capaci e quello che si ripetė il 19 luglio del medesimo anno a via D’Amelio a Palermo. Lo stesso identico fragore, lo stesso boato, la stessa ingiustizia e i medesimi artefici, privarono della vita uomini e donne che con precisa consapevolezza e per scelta, avevano deciso sin dal principio da quale parte schierarsi e combattere, ovvero dalla parte della giustizia, della libertà e dello Stato”. Così il sindaco di Campobasso Roberto Gravina nel trentesimo anniversario della strage di via D’Amelio.

“Oggi, nel 30° anniversario dell’attentato di via D’Amelio, nel quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina – prosegue il primo cittadino -, quello stesso fragore da combattere è diventato il silenzio nel quale si rischia di lasciar cadere tutto, i nomi dei colpevoli come le motivazioni che portarono alla terribile stagione del 1992. Non si tratta solo di ribadire l’importanza della memoria di questi uomini e queste donne strappate con crudeltà e vigliaccheria ai loro cari e al nostro Paese, bensì si tratta di continuare a chiedere giustizia e verità, ovvero ciò su cui una nazione democratica come la nostra, deve poggiare le sue basi a garanzia del bene comune”.

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