Le storie che rendono Castel del Giudice (IS) un laboratorio di comunità per lo sviluppo delle aree interne d’Italia sono al centro dell’evento “Transumanze Interiori”, che si terrà il 7 agosto 2022, a partire dalle 18.00 con un percorso itinerante e narrativo dal cuore del paese dell’Alto Molise – piazza Marconi – fino alla sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi (ore 19.00). L’iniziativa nasce per svelare i contenuti del libro “Aree Interne e Comunità. Cronache dal cuore dell’Italia” (Pacini Editore), di cui il capitolo scritto dal Prof. Rossano Pazzagli, docente di storia del territorio e dell’ambiente dell’Università del Molise e dalla giornalista Adelina Zarlenga, dal titolo “Un laboratorio di comunità in Molise. Riuso e racconti del territorio a Castel del Giudice” è dedicato ai protagonisti della rinascita di questo paese, divenuto un emblema per lo sviluppo sostenibile dell’Appennino.
Una storia collettiva che vedrà la partecipazione di tali protagonisti, come il sindaco Lino Gentile, il poeta contadino Carmine Valentino Mosesso autore del libro di poesie “La Terza Geografia”, la coordinatrice del Piano del Cibo Manuela Virtuoso, Emanuele Scocchera per il birrificio agricolo Malto Lento e il meleto bio Melise, Lidia Gentile, apicoltrice dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice.
Diverse e variegate le voci del territorio che si intrecciano con quelle narrate nel volume, 22 pratiche che raccontano di borghi, percorsi, parchi, festival, nuove imprese, saperi antichi e nuove professioni per riabitare il senso dei luoghi più interni, e quindi più sfidanti, del Paese.
Il libro nasce da una doppia selezione altrettanto collettiva attraverso il bando PRiNT della collana “New Fabric” della Pacini Editore. Diversi esperti, coordinati da Luca Bizzarri e Lisa Lorusso, hanno scelto le proposte provenienti da tutta Italia, raccogliendo le pratiche che rispecchiano il nuovo protagonismo che stanno vivendo le aree interne dello stivale: esperienze, sperimentazioni, processi di coinvolgimento delle comunità, che hanno come protagonisti attivatori del cambiamento, quali amministratori pubblici, operatori del terzo settore, soci di cooperative che si occupano di innovazione sociale sui territori, docenti e ricercatori universitari, che credono nel confronto intersoggettivo e intersettoriale per attivare le energie necessarie alla trasformazione/evoluzione socio-territoriale. Storie che diventano modelli di sviluppo e che rispecchiano l’impegno e le competenze delle persone, la sapienza e l’amore di quelle comunità resilienti che, anche nel piccolo, concretizzano percorsi di rigenerazione socio-culturale, con l’obiettivo di combattere lo spopolamento.
Castel del Giudice è un piccolo comune dell’Alto Molise che ha realizzato un progetto di sviluppo sostenibile in grado di ridare senso economico e sociale alla vita della comunità locale afflitta dallo spopolamento. Dall’analisi territoriale e dal racconto dei protagonisti emergono alcuni aspetti fondamentali: il ruolo del Comune, il valore della partecipazione, la sinergia tra pubblico e privato, l’uso delle risorse ambientali, la creazione di microimprese. Così, negli ultimi vent’anni è divenuto un luogo di sperimentazione che, puntando su servizi sociali, agricoltura, ambiente e turismo, è riuscito a contrastare il declino economico e l’abbandono del paese. La trasformazione di una scuola chiusa in una residenza per anziani in cui hanno trovato lavoro 25 persone; 50 ettari di terreni in disuso diventati meleti biologici; le vecchie stalle abbandonate trasformate in albergo diffuso; una Cooperativa di Comunità per gestire i servizi locali, sono state le principali azioni di una strategia di rinascita che può essere considerata esemplare per le aree interne appenniniche.