In Molise negli ultimi mesi le piogge si sono ridotte del 50% e il gran caldo che ha colpito tutta la penisola ha aggravato la situazione, a farne le spese sopratutto l’agricoltura.
A lanciare l’allarme nei mesi scorsi era stata Legambiente Molise che aveva avanzato delle proposte per salvaguardare le risorse idriche regionali.
Già l’estate scorsa aveva messo in luce la crisi idrica dei bacini molisani, anche se per l’estate 2022 la situazione sembra sia migliore tenendo in considerazione il livello dei laghi, con le temperature che si sono registrate a inizio estate sono al di sopra della media stagionale, la situazione non è delle migliori.
La nostra regione è ricca di fonti d’acqua ma non bisogna dimenticare che non sono risorse inesauribili.
In Molise per fortuna non è stato necessario adottare misure drastiche di riduzione del consumo dell’acqua come è accaduto in Emilia Romagna e Lombardia ma questo non deve far abbassare la guardia.
L’agricoltura ne sta pagando il costo più pesante, secondo uno studio di Coldiretti che ha stilato una mappa della sete in città e campagna , la siccità ha causato danni alle colture cerealicole sulla costa adriatica e in provincia di Campobasso.
Si parla di una perdita che oscilla tra il 20 e il 30 %, mentre nella provincia di Isernia si parla di un 40%.
Ma il problema siccità colpisce anche il settore della pesca, la mancanza di acqua non garantisce il ricambio idrico aumentando la salinità in mare questo ha causato una perdita del 20% della produzione di vongole e cozze negli impianti di acquacoltura.
“Nel lago di Guardialfiera- ha detto il sindaco Vincenzo Tozzi- si comincia a vedere la sommità del ponte di Annibale . La situazione è la stessa dell’ anno scorso e speriamo che rimanga invariata.”