In casa rossoblu non mancano i colpi di scena nel segno, neanche a farlo apposta dei tribunali, fra gli elementi piu’ ricorrenti di quest’estate. La società rossoblu ha depositato un nuovo ricorso al tar del Lazio per ottenere la serie D in sovrannumero. Una decisione scaturita dopo qualche giorno di riflessione e silenzio. Il ricorso è stato integrato con motivi aggiunti rispetto a quello già depositato e poi respinto lo scorso quattro agosto. La matricola del ricorso rimane la stessa: 8990/2022. La discussione in seduta collegiale avverrà il sette di settembre. La storia si ripete ed è il quinto ricorso preparato dal legale del Campobasso Cesare Di Cintio nel giro di due mesi. Dopo la cacciata definitiva dalla serie C, l’obiettivo del duo Gesuè – De Francesco è quello di ottenere un campionato nazionale per poi vendere al primo e, se possibile, migliore offerente. Nessun affare di cuore o di passione, lungi da noi pensare questo, ma solo una volontà da parte della coppia di dirigenti di salvaguardare i propri crediti fermo restando i debiti che la società ha sul groppone. Da non dimenticare, fra le altre posizioni debitorie, il debito IVA che è costato carissimo al Campobasso. Onde evitare di creare aspettative false, va detto che la riammissione ad opera del tar rimane una questione molto complessa dal punto di vista giuridico. Ricordiamo per la cronaca che il tar ha già rigettato un ricorso dei rossoblu presentato contro l’esclusione dalla serie C ad opera del Coni.
La serie D inizierà domenica prossima. Piu’ di qualcuno è portato a fare un paragone con la vicenda della Sambenedettese di un anno fa quando i rossoblu marchigiani furono riammessi dal tar che concesse dodici giorni per allestire la squadra. La Samb sarebbe poi scesa in campo per la prima di campionato il 29 settembre col torneo già partito. Ma questa rimane per ora tutta un’altra storia.
Solo due giorni fa il socio americano del Campobasso Matt Rizzetta aveva parlato chiaramente di una disponibilità del suo gruppo ad intraprendere un progetto ripartendo dall’eccellenza molisana a patto che l’azionista di maggioranza non decidesse per il ricorso al Tar. A fronte di tale circostanza avvenuta, il piano di Rizzetta che pare stesse prendendo corpo in queste ore, va a farsi benedire. Gli avvocati del Campobasso ci riprovano con dei motivi aggiunti. Chissà se potranno bastare per convincere i giudici a riammettere i rossoblu in sovrannumero. Un discorso che ora porta a bloccare altre soluzioni possibili all’orizzonte. Tutto questo mentre Gesuè continua a fare orecchie da mercante rispetto agli appelli rivolti alla restituzione del denaro degli abbonamenti ai sottoscrittori. Lo rinnoviamo anche da noi da questa emittente come ha fatto il comune capoluogo attraverso alcune note stampa. Amministrazione di Campobasso che, forse, farebbe bene a reiterarlo visto che pare sia negli ultimi tempi l’unico reale interlocutore del patron rossoblu.