Si annuncia un’annata di qualità per il vino molisano, con la produzione sui livelli del 2021. E’ quanto prevedono Assoenologi , Ismea e Unione italiana vini, secondo i quali la produzione dovrebbe attestarsi sui 243mila ettolitri. Buone notizie anche sul fronte della qualità, valutata ottima. La siccità ed il caldo record non hanno compromesso i vigneti italiani. A garantire la tenuta del prodotto finale, oltre alle piogge di agosto anche il lavoro di ricerca e applicazione dei produttori su una vite sempre più resiliente alle avversità climatiche e meteorologiche. Ottimo vino molisano, dunque al quale si affianca l’olio, per il quale la Coldiretti prevede una raccolta buona sotto il profilo qualitativo. Ma a incidere sulla produzione la siccità, la peggiore degli ultimi 70 anni che, a livello nazionale potrebbe causare un calo del 30%. “La mancanza di acqua ha messo sotto stress idrico gli uliveti – denuncia Coldiretti – danneggiando prima la fioritura poi le gemme, soprattutto nelle aree nelle quali non é stato possibile intervenire con l’irrigazione.
Oltre al fattore climatico, a pesare sulla produzione anche l’aumento esponenziale dei costi di produzione, con molte aziende agricole in affanno, sempre più in difficoltà nel sostenere le spese per l’energia e per i carburanti. L’unica consolazione resta l’ottima qualità dell’olio prodotto. La speranza è che i produttori possano trovare un sostegno economico adeguato per scongiurare la chiusura degli impianti.