Prosegue in maniera costante l’attività dei Carabinieri della Compagnia di Isernia per contrastare il fenomeno della violenza di genere. Quasi quotidianamente, infatti, la cronaca nazionale riporta episodi di violenze, fisiche o psicologiche, e di sopraffazione in danno delle fasce più deboli, ossia donne, anziani e bambini, che maturano soprattutto nell’ambito familiare o nel circuito relazionale.
In tale ottica, nell’anno in corso, i reparti dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Isernia hanno raccolto ben 16 denunce per reati di violenza di genere (maltrattamenti in famiglia e atti persecutori) ed effettuato diversi interventi in abitazione per litigi in famiglia, svolgendo le successive indagini in sinergia con la Procura di Isernia.
Le risultanze investigative hanno consentito, in tutte le circostanze, di deferire i presunti responsabili all’A.G., la quale, in alcuni casi, ha emesso provvedimenti cautelari disponendo il divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa frequentati. In alcune occasioni i Militari hanno anche proceduto al ritiro cautelare delle armi legittimamente detenute dagli indagati, e ciò al fine di scongiurare eventuali episodi ben più gravi. In totale sono stati denunciati alla locale Procura ben 16 persone, le cui posizioni sono tuttora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
Diversi gli episodi verificatisi tra le mura domestiche attraverso minacce, percosse e umiliazioni commesse talvolta alla presenza dei figli ancora minorenni.
Le vittime, grazie anche alla sensibilità dei militari intervenuti presso le abitazioni in occasione delle liti familiari, hanno trovato il coraggio di denunciare e sono state accolte nelle Stazioni Carabinieri. Le vittime, oltre a raccontare ai militari le vessazioni subite quotidianamente e che, in alcuni casi, perduravano da diversi anni, sono state rese edotte dal personale dell’esistenza dei centri antiviolenza presenti sul territorio.
Alcune di loro, nonostante avessero interrotto già da tempo le rispettive relazioni sentimentali, di contro hanno subito condotte persecutorie attraverso ossessivi contatti telefonici e pedinamenti, circostanze che hanno generato nelle vittime timore nell’uscire di casa costringendole a modificare le proprie abitudini di vita.
In un caso, ad Isernia, un uomo, innanzi al rifiuto da parte di una donna di instaurare una relazione sentimentale, ha posto in atto una serie di atteggiamenti ossessivi e persecutori, tant’è che ha indotto la malcapitata a mutare le proprie abitudini di vita, costringendola ad uscire solo per necessità, non più da sola ma in compagnia, ed a guardarsi attorno continuamente per paura di incontrare il suo persecutore. Di fronte al protrarsi degli episodi la donna ha trovato il coraggio di raccontare la propria storia ai Carabinieri della locale Stazione. Nel giro di qualche giorno, durante i quali i Carabinieri hanno mantenuto un costante contatto con la donna, il GIP presso il Tribunale di Isernia ha emesso un’ordinanza con cui l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi frequentati dalla stessa.
La determinazione dimostrata dalla donna, ma soprattutto la tempestività degli interventi e dell’attività di indagine, ha consentito alla vittima di riappropriarsi della propria libertà.
Rimane costante l’attenzione dell’Arma sulla delicata quanto preoccupante materia, invitando le vittime a non esitare a rivolgersi all’Arma dei Carabinieri.
I procedimenti in fase di indagini preliminari consentono agli indagati di far valere le loro difese innanzi all’A.G. .