A disposizione dell’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone un nuovo macchinario: lo spirometro, uno strumento utile per misurare i volumi polmonari. Tra le difficoltà di una struttura ospedaliera profondamente segnata dalla carenza di servizi, uno spiraglio di luce che riscalda gli animi. È il dono della Fidas agnonese che ha acquistato lo speciale regalo anche grazie al contribuito economico di un socio collaboratore, Enzo Carmine Delli Quadri. “L’idea nasce da un incontro con la dottoressa Castagnacci che mi aveva detto di non avere a disposizione la strumentazione adatta – ha spiegato il Presidente onorario del gruppo Nicolino Capparozza – Così l’acquisto è andato in porto. Spero che lo spirometro sia usato da meno persone possibili, ma almeno ora è a disposizione dell’ospedale“. “Dobbiamo sempre ringraziare i nostri donatori che con i loro gesti aiutano ogni volta il prossimo” ha commentato il Presidente della FIDAS Agnone Riccardo Di Pasquo.
Pensiero gradito quello della Federazione dei donatori di sangue. Viva la soddisfazione tra i medici del Caracciolo. “Lo spirometro è davvero necessario per migliorare l’offerta rivolta ai cittadini di questa zona. Si è creata una sinergia fantastica tra associazioni di volontariato e ospedale” ha spiegato la pneumologa Ambra Castagnacci.
L’esempio di un gruppo di donatori che non si arrende allo spopolamento e al taglio dei servizi. Quando la generosità supera di gran lunga le lungaggini di una burocrazia troppo spesso stantia e efficace. E ora appuntamento a dicembre perché la Fidas ha intenzione di portare sotto l’albero di Natale del Caracciolo ancora un nuovo macchinario.