La bozza del piano operativo, inviata ai ministeri competenti, da revocata e ridiscussa. A dirlo i consiglieri regionali Iorio, Cefaratti, Romagnuolo ed il presidente del Consiglio regionale, Micone. Una richiesta ribadita anche nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a palazzo d’Aimmo nel corso della quale i consiglieri (assente la Romagnuolo) hanno criticato il merito ma anche il metodo seguito dal commissario ad acta alla Sanità, Donato Toma, che non ha coinvolto il Consiglio regionale all’atto della stesura del piano. Un piano che, a giudizio dei consiglieri, non risponde minimamente alle esigenze dei cittadini e del territorio perché non garantisce i livelli minimi di assistenza. Della vicenda sono stati informati, con una nota, i ministeri competenti, la nuova delegazione parlamentare e l’europarlamentare Patriciello. Da qui la richiesta di fermare tutto, anche perché bisognerà dare tempo al nuovo Governo, appena insediato, di cominciare a rendersi conto della situazione del Paese. E poi ci sono i neo eletti al Parlamento che hanno già annunciato il proprio impegno per portare la questione Molise all’attenzione dei tavoli romani.