La Caritas di Trivento organizza la marcia per la pace: “giustizia e pace si baceranno”. La Caritas trignina e la Scuola di formazione all’impegno sociale e politico “Paolo Borsellino”, invitano le donne e gli uomini di buona volontà, le associazioni culturali e di volontariato, le scuole della diocesi, alla marcia per la pace “giustizia e pace si baceranno” (Salmo 84,11). Ci sarà la testimonianza del giornalista Paolo Lambruschi, inviato di Avvenire, ad Agnone il prossimo 10 novembre, con inizio alle 17,00. Il programma prevede la partenza dalla piazza antistante l’Ospedale “San Francesco Caracciolo”, l’arrivo alla Chiesa Maria SS.ma di Costantinopoli. La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Comune di Agnone. “Don Lorenzo Milani insegnava ai suoi ragazzi che ognuno deve sentirsi responsabile di tutto e quindi farsi carico di un pezzettino di mondo – scrive il direttore della Caritas di Trivento, don Alberto Conti – In questi giorni di tristezza e di dolore per la guerra in Ucraina e per le tante guerre dimenticate nel Mondo – tanto da far dire a papa Francesco che è in corso la terza guerra mondiale – avvertiamo la necessità ed il dovere di far sentire anche la nostra voce perché la politica, sia quella nazionale che internazionale, trovi con urgenza le strade per la pace e ponga fine allo scandaloso commercio delle armi. Il Concilio Vaticano II nella Gaudium et spes, scrive: “Coloro che governano i popoli, quelli cioè che hanno la responsabilità non solo del bene delle loro nazioni, ma anche di quello della comunità umana universale, si sentono fortemente condizionati dall’opinione pubblica e dalla mentalità generale degli uomini. Perciò a nulla gioverebbe loro l’adoperarsi generosamente a costruire la pace, finché sentimenti di ostilità, di disprezzo e di diffidenza, odi razziali e ostinate ideologie dividono gli uomini e li oppongono gli uni agli altri. Da qui l’estrema necessità di una rinnovata educazione degli animi e di un nuovo orientamento nella pubblica opinione. Quanti si consacrano all’attività dell’educazione, specialmente della gioventù, o contribuiscono a formare la pubblica opinione, devono considerare gravissimo loro dovere la premura di inculcare negli animi di tutti nuovi sentimenti di pace. Ed invero ciascuno di noi deve cambiare il suo cuore, avendo di mira il mondo intero e quei compiti che noi tutti, insieme, possiamo svolgere perché l’umanità si incammini verso migliori destini” (n. 82). Per questo invitiamo tutti a partecipare alla marcia della pace – chiude don Alberto Conti – del prossimo 10 novembre ad Agnone. Grazie e uniamo i nostri cuori e le nostre voci per la pace”.