Quattro consiglieri regionali del centrodestra molisano scrivono ai ministri della Salute, Orazio Schillaci, dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del Sud, Raffaele Fitto, per chiedere un loro intervento in merito alla “gravissima situazione che si sta verificando a livello locale e relativa alla situazione sanitaria”. La lettera è firmata dall’ex presidente della Regione Michele Iorio, dal presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, dal vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Cefaratti e dalla presidente della terza Commissione consiliare Aida Romagnuolo.
“La già drammatica organizzazione della rete ospedaliera pubblica, così come prevista dal Pos in vigore e da quello posto all’attenzione del tavolo tecnico da parte del presidente/commissario ad acta Donato Toma – si legge nella missiva -, viene aggravata ora da provvedimenti di sospensione anche per le strutture private accreditate e convenzionate.
La programmazione dell’organizzazione della rete dell’emergenza, con particolare riguardo alle patologie tempo dipendenti, è già di per sé carente in quanto elimina una serie di servizi che vanno dalla chiusura del reparto di emodinamica negli ospedali pubblici regionali fino al trasferimento dei pazienti molisani con ictus emorragico fuori regione”.
I consiglieri evidenziano poi che a questa situazione fanno seguito, oggi, i provvedimenti assunti “non solo nei confronti dei maggiori istituti convenzionati e accreditati, ossia Neuromed e Gemelli Molise (che di fatto partecipano all’organizzazione della rete dell’emergenza), ma anche delle cliniche minori.
“In particolare – scrivono -, senza prevedere una valida alternativa per le cure dei pazienti, Regione Molise e Asrem chiedono la sospensione delle attività sanitarie in atto e programmate nonchè la dimissione dei pazienti compresa l’interruzione della continuità assistenziale. Quindi, di fatto, la chiusura delle strutture. Le ripercussioni di queste azioni non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni”. Per questo chiedono un intervento dei tre ministri “per scongiurare atti che mettano a serio rischio la salute e la vita dei molisani”.