Nessuna guerra con le strutture private accreditate e convenzionate, nessuna personalizzazione delle questioni sul tappeto. Qui si tratta semplicemente di far rispettare la legge. Il commissario ad acta alla sanità, Donato Toma, sgombra il campo da dubbi e polemiche scoppiate in Molise nelle ultime settimane sul tema della sanità. Ed ha anche chiarito che, in relazione alla pronuncia del Tar sul ricorso presentato dal Gemelli Molise, non c’è stata alcuna bocciatura della struttura commissariale. Tutto questo lo ha detto nel corso di una conferenza stampa-fiume, durante la quale Toma ha ricordato il lungo percorso del commissariamento, partito nel 2009. Poi ha ricordato come, al Molise, per il 2022 siano stati attribuiti 600 milioni di euro dal fondo sanitario nazionale, spiegando anche il complicato sistema di calcolo per la definizione dei tetti di spesa per le strutture sanitarie accreditate convenzionate, quantificati in complessivi 101 milioni di euro. Tuttavia il commissario ha anche detto che nella passata gestione commissariale sono state riscontrate incongruenze, per le quali sono in corso accertamenti, così come impone la legge. Ma non ha voluto chiarire se si tratti di accertamenti solo contabili o anche penali. Di una cosa Toma è convinto in Molise la situazione della sanità presenta criticità tali da essere affrontate e risolte con interventi legislativi. “Ho chiesto al Governo un tavolo tecnico perché siamo in una situazione a condizione speciale”, ha annunciato il governatore.